Editoriale

Eccoti qua, Pepe. La rivincita del leader

Dopo le tante critiche piovutegli addosso dopo l’errore contro il Bologna, Reina si riprende il posto di leader del Napoli chiudendo la porta in faccia al Genoa.

 

Essere leader non è mai facile, mai. Non è un ruolo che si sceglie, non è una cosa che si impara, ci nasci con certe qualità e sono gli altri che ti riconoscono come tale, tu puoi rifiutare, certo, ma non è questo che ha fatto Pepe Reina, no, lui ci ha sempre messo la faccia. Ce l’ha messa nella passata stagione, ce l’ha messa dopo gli errori contro Genoa (Rincon) e Chievo (Rigoni), si è sentito piovere addosso critiche, ma non ha mai fatto un passo indietro. E non l’ha mai fatto perchè non può, “Dietro di me c’è la rete”, l’ha detto stasera ai microfoni di Sky Sport, e perchè non vuole, perchè è quello che è: un leader.

E un leader non deve restare in piedi, ma deve rialzarsi da ogni singola caduta, anche quando Verdi tira da distanza siderale e tu, colpevole, ti sei fatto sorprendere dalla traiettoria. Guardi la palla rotolare in rete, seduto a terra, guardi sconsolato i tuoi compagni, ma poi ti alzi, giochi e a partita finita, nello spogliatoio, ti sfoghi: “Mai visto così triste dopo una vittoria”, concludeva Il Mattino dopo la partita vinta dal Napoli contro il Bologna, appena quattro giorni fa. Ti arrabbi, ti sfoghi, poi ti rialzi e combatti, perchè arriva il momento, arriva, in cui ti leverai, come si dice a Napoli ‘e paccher”da faccia (gli schiaffi dal viso).

E quindi via, levarsi di dosso le critiche, ripartire da zero come ogni partita e succede che quattro giorni dopo l’ennesima pioggia di paccheri, Pepe Reina chiude la saracinesca contro il Genoa e salva una partita che poteva dare al Napoli la prima sconfitta stagionale. Li vogliamo elencare gli interventi decisivi? No, che sicuramente potrete trovarli in video sparsi per il web, ma tre li dobbiamo assolutamente citare: minuto 19, Laxalt crossa, Reina esce e smanaccia in allungo negando un appoggio facile a Pavoletti; all’85’ nega la gioia del gol a Simeone in parata bassa; al 95′ di puro istinto ferma il tiro a botta sicura da due passi di Rigoni. Sono tre, penso possano bastare.

“Riscatto? La vita del portiere è così, bisogna essere forti mentalmente”, ha detto il numero uno del Napoli ai microfoni di Sky Sport dopo la partita. Forti mentalmente, già, sono fatti così i Leader.

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