Esclusiva

Clemente: “Higuaín qui a Parigi? non credo”

Valentina Clemente, giornalista corrispondente da Parigi per “Corriere dello Sport” e “Mediaset Premium”, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni.

Higuaín al PSG, quanto c’è di vero?

“Il fratello del calciatore è venuto a Parigi, questo è sicuro, e per certo posso dirti che ha incontrato degli amici. Non dimentichiamo però che Gonzalo è nato in Francia, il papà ci ha giocato, da qui a dire che sono venuti per incontrare i dirigenti del PSG ce ne vuole. Forse sono state analizzate in modo sbagliato alcune cose, la bolla si sta sgonfiando”.

Si è parlato anche di uno scambio con Cavani, credi sia possibile?

“Beh, attenzione, una notizia del genere destabilizza un calciomercato che è già complicato per il PSG, la situazione di Edinson poi non è chiarissima. L’altra sera, quando ha parlato con noi di Mediaset, non era sereno ed ha risposto seccato alle frasi del Presidente del PSG che lo designava come erede di Ibrahimovic, lasciando aperta ogni possibilità del futuro. Da quando è qui è quasi irriconoscibile, ogni tanto torna al gol, ma non è più quel bomber infallibile del Napoli, anche perchè lontano dalla porta si è dedicato ad un grande lavoro in fase difensiva”.

Come mai non si è ambientato in Francia?

“Cavani non è una persona da eventi mondani, preferisce stare in disparte appena può oppure tornare in Sudamerica con la sua famiglia. Quando è arrivato qui a Parigi era in un momento personale difficile, dopo il divorzio, tutto ciò si è aggiunto al lato sportivo dove non è mai riuscito ad ingranare totalmente”.

Un pò quello che è successo a Lavezzi?

Esatto, anche l’argentino è arrivato qui pensando di fare grandissime cose, invece si è dovuto accontentare di un ruolo di secondo piano. Sinceramente pensavo che l’esempio del Pocho servisse a Cavani da monito per gestire meglio l’entrata nel gruppo, invece ha pagato dazio pure lui. Sia ben chiaro, Lavezzi però ha approfittato di Parigi anche per divertirsi, Cavani no. Non è nel suo stile.

Ma il PSG ha davvero bisogno di Higuaín?

La priorità dei parigini a mio avviso non è affatto l’attacco ma il centrocampo, il loro gioco non funziona. Hanno difficoltà nella costruzione, una squadra che gioca ogni 3 giorni non può basarsi solo su Thiago Motta e su Verratti. Per quanto mi riguarda credo che in attacco bisogna puntare forte su Cavani. Il problema è che forse l’uruguaiano non impersona a livello di marketing quella potenza che poteva generare Ibrahimovic.

In che senso?

I profili che vogliono qui al PSG sono altri, e sotto questo aspetto anche Higuaín non ha questa potenza che può far brillare gli occhi. L’argentino non “parla” ai tifosi quanto può parlare una stella, anche mediatica, del calibro di Neymar o Cristiano Ronaldo. Al “Parco dei Principi” sembra di andare al teatro, dopo aver fatto fuori gli ultras è uno stadio spento, hanno bisogno molto dell’immagine prima che della sostanza, ci vuole qualcuno che ti tiene in piedi tutta la stagione anche sotto quest’aspetto.

Aldilà del PSG, credi che il Napoli possa cedere Higuaín?

Non lo so, però credo non sia il momento giusto per venderlo, il Napoli deve ripartire dalla base di quest’anno.

Come hai visto dalla Francia la squadra azzurra?

Il Napoli ha fatto un’ottima annata, ha pagato forse oltremodo un calo di tensione e magari anche un mancato pieno utilizzo delle riserve, qualcuno si è sentito fuori dal progetto. La situazione-Gabbiadini, almeno a vederla da qui, credo non sia stata gestita benissimo, dev’essere bravo anche l’allenatore in queste cose.

Tipo?

Credo che un mister debba avere capacità motivazionali nel coinvolgere tutti al 100%. Qui in Francia l’allenatore del Tolosa, Pascal Dupraz, è salito agli onori delle cronache per i video dei suoi discorsi ai calciatori, per me è la base. Un tecnico deve coinvolgere tutti anche mentalmente, per superare certi ostacoli che inevitabilmente si incontrano durante una stagione.

È più facile che Higuaín resta al Napoli oppure che Cavani resti al PSG?

Credo che sia più probabile la conferma dell’argentino al Napoli, voglio crederci, deve restare in azzurro: è un personaggio importante che può fare davvero la differenza insieme agli altri.

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