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Esclusiva – Eugenio Albarella. Napoli vs Nizza, la partita, la tattica, la tecnica. La giochiamo in anticipo

Napoli vs Nizza, primo, vero, importante match della stagione 2017/18.

Ma che partita sarà?

Eugenio Albarella, uomo di campo ne ha viste tante da poterci scrivere un libro.

Club, Nazionali conosce tutte le competizioni, storie, trappole, e contromisure.
Non solo preparatore di atleti ma conoscitore di uomini, esperto di calciatori, gira l’Europa per aggiornarsi.

“Insomma che partita sarà Napoli vs Nizza?”

“Quando dall’ urna di Nyon è stato sorteggiato il Nizza, confesso di non aver fatto salti di gioia! Pur restando dell’opinione che la rosa del Napoli è di gran lunga superiore a quella della squadra della riviera.”

A proposito di trappole…

Sono convinto che bisogna fare molta attenzione a non prendere sotto gamba la squadra allenata da Favre.
Il tecnico svizzero è un buon allenatore, a mio modesto parere sottovalutato, e se si va a vedere la sua storia ci si accorge che oltre a dare un’identità ben precisa alle sue squadre è riuscito quasi sempre a superare team sulla carta più attrezzati anche in campionati altamente competitivi come la Bundesliga e Ligue1.”

“Quindi pericolo principale l’allenatore e i calciatori?”

La rosa della squadra è formata da giocatori esperti come Jallet, Seri, Dante,
Sneijder e Balotelli, questi tre hanno già vinto una Champions e da giovani promesse come Sarr, Cyprien(infortunato),Koziello e Pleà.
Però il calciatore che mi intriga maggiormente è Saint-Maximin, preso dal Monaco.
In un’analisi più attenta della rosa, possiamo notare come ogni reparto della società nizzarda abbia un elemento ancora nel pieno della sua carriera.”

“Allora giochiamola questa partita”

“Favre è noto per essere un allenatore tatticamente con dei principi abbastanza rigidi e chiari, bravo a lavorare con i giovani e con i giocatori che hanno un potenziale ancora inespresso.

Le squadre dell’allenatore svizzero mostrano un buon pressing e una fase di transizione offensiva molto efficace con passaggi rapidi in repentine verticalizzazioni.

L’analisi tattica nel dettaglio:

FASE OFFENSIVA:
In fase di costruzione, ultimamente, la squadra si dispone in un 4-2-3-1 ma nello sviluppo dinamico della gara si assiste ad una serie di accorgimenti tattici, moduli e varianti che, pur mantenendo la filosofia voluta dal l’allenatore, si alternano in funzione dello svolgere del match.

Reparto cardine di tutto il gioco sia in fase di possesso che di non possesso è il centrocampo.

Spesso, avendo i due terzini alti, si vede in fase di costruzione il centrocampista Seri, altro elemento molto interessante.

Seri si accentra sulla linea di difesa tra i due centrali per impostare proprio come in una difesa a tre.
La squadra così si trasforma in un 3-3-3-1.

Altra variante molto rischiosa è il 2-4-3-1 con Dante che inizia l’azione.
Questo modulo, poco bilanciato lascia praterie alle spalle dei terzini in caso di perdita di palla.
Altra variante il 3-4-1-2

FASE DIFENSIVA
In fase di non possesso il Nizza mantiene idee molto chiare, pressione forte sulla palla coperta cercando di ridurre tempi e spazi in costruzione.
Poi quando la squadra avversaria sviluppa gioco si dispone in un 4-4-1-1 ma non è raro vedere posizionare uno dei due centrali di centrocampo da filtro davanti alla difesa.
La mezzala scala sulla linea di centrocampo con le ali che diventano centrocampisti laterali per un classico 4-1-4-1, così da creare un imbuto fra le vie centrali.

Probabili formazioni:

Il Nizza al netto dei calciatori infortunati o non in condizione dovrebbe giocare:
4-2-3-1
Cardinale, Souqet, Dante, Le Marchand, Sarr, Koziello, Seri, Lees Melou, Srarfi, Saint-Maximin, Plea.
Non da scartare un ipotesi di
3-5-2 con una formazione più prudente.

Il Napoli dovrebbe essere in formazione tipo con un unico dubbio Zielinski- Allan.

Il calcio però non è solo tattica e tecnica ma ci sono elementi imponderabili come le motivazioni, il caso e la fortuna che incidono in modo sostanziale“.

” Aldilà di ogni modulo o alchimia tattica che partita sarà?”

“In sintesi resto convinto che la differenza la farà la capacità del Napoli di stare sempre in partita e saper leggere i momenti della gara che non dimentichiamo sarà di 180′.
Gli azzurri dovranno essere cinici e cattivi quando riusciranno ad imporre il proprio gioco ed equilibrati ed attenti quando i momenti della gara lo richiederanno.
Il Napoli è più forte ma sarà pur sempre una gara che avrà come sottofondo l’inno della Champions league!”

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