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FIGC, c’è l’ok per lo slittamento degli stipendi di A. Le date dei due mercati

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In consiglio di Lega, la FIGC ha approvato lo slittamento del pagamento degli stipendi dei club di Serie A, relativi al mese di marzo.

Lo slittamento è di un mese. Invece del termine ultimo fissato a fine maggio, ora è a fine giugno; inoltre sono in trattativa per lo slittamento delle mensilità degli stipendi di aprile (da giugno a luglio), maggio (da giugno a dicembre) e giugno (da settembre a dicembre).

Non solo questo, dato che in consiglio si è parlato della norma anti-indebitamento e si sono ufficializzate le date dei prossimi due mercati. Quello estivo sarà dal 1 luglio al 31 agosto 2021, mentre quello invernale dal 3 al 31 gennaio 2022. In più, in consiglio c’è stata l’approvazione del principio “di una nuova norma che impone il blocco della campagna trasferimenti per le società di Serie A e B che superano il costo complessivo del monte contrattuale.

Gravina, presidente FIGC, parla della norma anti-indebitamento

Sulla norma anti-indebitamento è intervenuto il presidente Gravina. Sky Sport riporta le sue parole:

Abbiamo proposto di istituire un tavolo tecnico dove parteciperanno tutte le componenti per mettere in sicurezza il sistema calcio, per quanto riguarda soprattutto la politica di contenimento dei costi sapendo che è già oggi è passato un principio fondamentale, al quale io ero particolarmente attento, che è quello del non superamento dei costi della stagione 2020/2021 con l’impegno, raccomandazione al momento, ma che poi a seguito di questo tavolo tecnico diventerà sicuramente un obbligo, di non superare il 90% nell’anno successivo, eventualmente l’80%.

Restano ancora 2-3 accorgimenti da fare per perfezionare il tutto, ma si tratta di una norma che genererà un migliore e maggiore controllo della politica dei costi e avrà incidenza sul controllo degli stessi.

Questo significa non alterare il valore del principio dell’economia di mercato, ovvero della possibilità di operare sul mercato, ma si potrò farlo con risorse proprie senza indebitare la società, tranne quei club che hanno un indice di liquidità pari 0.8.

Infine, si è già anticipata la nascita della norma anti-Superlega.

 

fonte: Sky Sport.

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