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Football Leader – Immobile: “Questo premio è motivo d’orgoglio, spero di essere un esempio per i ragazzi”

Al Comune di Napoli (Palazzo San Giacomo), si è tenuta la conferenza stampa di apertura di Football Leader 2018 insieme alla premiazione di Ciro Immobile.

 

L’attaccante della Lazio è stato premiato come “Calciatore dell’anno”.

Queste le sue parole durante la cerimonia di premiazione: “Grazie a tutti, questo premio è motivo d’orgoglio e spero di essere d’esempio a tutti i ragazzi che vogliono emergere. Le persone come qui oggi sanno coa ho passato dopo la gara con la Svezia come tutta la squadra, sono stato triste un mese. Per la Champions ce l’abbiamo messa tutta e meritavamo qualcosa in più per come è andato il campionato.

Mancini? Mi stuzzica lavorare con lui e da domani sarò a sua disposizione sperando che il problema alla coscia sia passato. Non sarò nel mio momento migliore di forma.

Calcio italiano poco competitivo? Abbiamo visto una lotta per tutto, il Napoli con 91 punti non ha vinto lo scudetto, noi non siamo andati in Chapions, non credo che sia un calcio in difficoltà, è stata una stagione emozioannte e bella, non credo che ci sia una crisi nel calcio italiano.

Champions League? Per chi la guarda da fuori vede solo l’ultima gara, abbiamo persi dei punti, qualcosa ci è stato tolto, potevamo arrivare all’ultima giornata con qualche punto in più.

Var? Sono sicuro che il VAR essendo nuovo ha creato un po’ di problemi ma bisognava solo abituarsi, qualcosa ha sbagliato però è uno strumento valido. Col Torino ormai è passato quindi come diciamo noi “scudamace o passato”.

Calciomercato? Fino ad agosto si sentiranno tante cose, non devo stare sempre a ripetere le stesse cose. Sono tranquillo, lascio tutto ai miei agenti, dopo la Nazionale mi godo le vacanze poi si vedrà.

Napoli? Il Napoli appassiona tutti, alla fine ha pagato il fatto che hanno giocato sempre gli stessi, ho giocato l’Europa League e vi dico che è dura. 91 punti non sono pochi. Il Napoli ha sofferto contro la Roma, la gara di Inter-Juventus.

Sei mai stato vicino al Napoli? Si, ma per alcune divergenze non si è andato avanti.

Icardi? L’Argentina ha una bella scelta lì avanti, io e lui abbiamo lottato. Avere un moniale seza Italia non sarà bello, da quando iniziaerà saremo tutti tristi perché è anche un momento in cui tutti si riuniscono”.

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