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Ghoulam: “Sto benissimo a Napoli. Il pubblico è caloroso, e questo rende felice un calciatore”

Faouzi Ghoulam, terzino del Napoli, è intervenuto questa sera nel corso della trasmissione “In casa Napoli” su PIUENNE. Il giocatore azzurro ha chiacchierato con gli ospiti in studio parlando del suo passato e del presente nel capoluogo partenopeo. Ecco una sintesi dei punti toccati nelle sue dichiarazioni:

Sulla sconfitta con il Parma: “Dopo la partita con la Juventus potevamo aspettarci di più, ma il Parma è una squadra difficile, soprattutto da affrontare fuori casa, loro erano ben chiusi, dopo un buon primo tempo poi eravamo stanchi e siamo calati”.

Un primo bilancio col Napoli, che conta ben dieci partite di cui nove da titolare in campionato: “Era difficile iniziare da gennaio per tanti motivi, la lingua, il campionato diverso. Il Napoli è una grande squadra, ha un grande tifo, sono stato subito felice di essere qui”.

Sui cambiamenti tattici rispetto al Saint Etienne: “Tatticamente non ho dovuto cambiare molto, giocavo sempre a sinistra nei quattro di difesa, ma rispetto al campionato francese c’è maggiore aggressività ed è nel complesso tutto più difficile”.

Riguardo all’episodio arbitrale del presunto fallo su Duvan: “Certo per noi giocatori è difficile parlare degli arbitri, ma bisogna dire che potevamo raggiungere un punto importante e invece siamo rimasti a secco”.

Sulla presunta carenza di stimoli post Juventus: “Non c’è nessun appagamento, il mister vuole che vinciamo tutte le partite che restano, questa è la mentalità che ci trasmette”.

Sul veloce inserimento negli schemi di Benitez: “Si, anche se per me è importante di più il gruppo. A Napoli sto bene, Napoli è una grande squadra e ci sono tanti progetti importanti”.

Sulle origini della trattativa col Napoli: “Per me è stata una cosa difficile, improvvisa, ho parlato con Benitez e Bigon e ho capito che mi sarei trovato come in una famiglia”.

Sulla scelta prima della Francia nell’under 21 e poi dell’Algeria per la nazionale maggiore “In Francia era più facile fare carriera, farsi conoscere, avere un futuro, poi dopo ho scelto l’Algeria che ha tanti giocatori di buon livello in ambito internazionale”.

Sui pochi gol realizzati nonostante buoni piedi: “Si può migliorare ma il mio primo compito dev’essere quello di aiutare la squadra nella fase difensiva, poi pensare agli assist”.

Su Samir, il fratello che gli fa da procuratore: “Lui mi ha sempre seguito, la nostra famiglia è numerosa e i miei familiari mi hanno sempre sostenuto”.

Sull’accoglienza dei napoletani: “Sono molto calorosi, un po’ come nel mio paese, ci accolgono sempre bene e per un giocatore è importante avere tifosi che sono sempre vicini”.

A cura di Alessandro Demartis

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