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Gli avversari. Al San Paolo il Torino cerca preziosi punti salvezza

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Per la 26esima giornata del campionato di Serie A 2019-20 il Napoli sabato 29 febbraio alle ore 20:45 allo stadio San Paolo ospita il Torino. 

Il Torino arriva da un periodo negativo durante i quale ha rimediato cinque sconfitte consecutive e il conseguente esonero di Mazzarri sostituito da Moreno Longo. Il cambio della guida tecnica però non sembra aver beneficiato ai grata visto che le ultime due sconfitte sono arrivate proprio con Longo in panchina.

La logica conseguenza è una classifica povera che vede il Torino 14° in classifica con 27 punti appena 5 in più della zona B. Non è da escludere che il Torino abbia pagato la preparazione anticipata per giocare i tre preliminari di Europa League iniziati il 25 luglio e che comunque hanno fatto registrare l’eliminazione dei granata. Così come in Coppa Italia è arrivata l’eliminazione con il Milan a San Siro.

Eppure sotto la guida di Mazzarri sono arrivati gratificanti exploit quali ad esempio le vittorie in trasferta con Atalanta e Roma.

Ma ora da due partite di campionato sulla panchina granata c’è Moreno Longo ancora alla ricerca di un’identità precisa da dare alla squadra.

Nella prima gara persa 1-3 con la Sampdoria in casa Longo ha provato con il 3-4-2-1 (Izzo-Nkoulou-Lyanco; De Silvestri-Rincon-Lukic-Aina; Verdi-Berenguer; Belotti) che in fase di non possesso diventava 5-3-2-1  con i due esterni di centrocampo che si abbassavano sulla linea dei tre difensori.

Nella sconfitta in trasferta per 0-1 con il Milan Longo ha provato prima con un inedito 3-3-2-1-1 (Bremer-Nkoulou-Lyanco; De Silvestri-Rincon-Ansaldi; Lukic-Berenguer; Belotti; Edera) per poi cercare un equilibrio migliore con il 4-4-1-1 con De Silvestri arretrato sulla linea dei difensori e Lukic e Berenguer sulla stessa linea di Rincon e Ansaldi.

In fase di possesso i due esterni di centrocampo De Silvestri e Ansaldi spingono molto alla ricerca del fondo campo oppure per attaccare lo spazio alle spalle della difesa quando l’azione si sviluppa sulla fascia opposta alla loro. I pericoli maggiori il Torino li crea con le punizioni dal limite e sui calci piazzati, anche se due punti di forza sono la fisicità a centrocampo di Rincon e la bravura di Belotti di attaccare gli spazi.

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