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Héctor Herrera: i pro e i contro dell’affare

Il calciatore messicano del Porto è uno degli obiettivi azzurri.

Ormai non è più un segreto, il Napoli cerca un centrocampista di qualità per rinforzare il reparto, fra i nomi più gettonati c’è quello di Héctor Herrera.

Al Porto dal 2013, il Nazionale del Messico potrebbe rispecchiare quel profilo che gli azzurri cercano: duttilità tattica, carattere ed esperienza internazionale. Il calciatore però divide gli animi, c’è chi lo ritiene un grande colpo che farebbe fare il salto di qualità ai partenopei, altri lo ritengono sopravvalutato rispetto alle sue reali doti. Proviamo a vedere nello specifico quelli che possono essere i pro e i contro.

I PRO: Messicano dal cuore europeo, Herrera si è subito ambientato al calcio del vecchio continente sia in Portogallo che nel resto d’Europa. 79 presenze e 15 gol nel triennio al Porto, più 25 presenze e 4 gol fra Europa League e Champions, i numeri sono dalla sua parte.

Il centro-americano è uno dei punti di forza della sua Nazionale, con la quale ha vinto le Olimpiadi nel 2012 battendo il favoritissimo Brasile di Thiago Silva e Neymar. Idolo in patria, sin dai tempi del Pachuca (sua prima squadra), Herrera in Portogallo ha appreso dogmi tattici tali da potersi permettere una preziosa duttilità in campo. Il calciatore nasce trequartista, gioca esterno destro in un attacco a tre per poi stabilirsi anche a centrocampo in mediana, prevalentemente da interno.

Carattere forte, uomo-spogliatoio, Herrera si è preso la fascia di capitano del Porto e non l’ha più lasciata. Buono il suo apporto in fase realizzativa, 9 gol nell’ultimo campionato. Il suo destro, sempre ben caldo, gli permette di andare in rete dalla distanza più volte, talvolta anche con gol da cineteca.

Contratto fino al 30 giugno 2019, prolungato lo scorso novembre, in quell’occasione potrebbe essere stata eliminata la clausola rescissoria da 40 milioni di euro, inizialmente inserita nel primo accordo. Ingaggio da 1,2 milioni annuali, anche con un eventuale aumento lo stipendio rientrebbe abbondantemente negli standard della società di De Laurentiis.

I CONTRO: Calciatore irruento, il suo forte carattere talvolta può disunire lo spogliatoio e creare qualche malumore, e in Portogallo ne sanno qualcosa. Forse sarà solo un caso, ma il Porto ha improvvisamente fermato la sua lunga trafila di vittorie di trofei proprio da quando Herrera gioca fra le sue fila.

Calciatore croce e delizia dei tifosi, c’è chi lo ama e chi lo odia. “Sbaglia ogni passaggio, speriamo che al Napoli riesca a farlo“, “Italia portatelo via“, “finalmente non lo vediamo più“, alcuni commenti che si leggono su internet in merito alla news di un suo trasferimento in azzurro. A guardar bene l’ultimo campionato, oltre i meri numeri di presenze e gol, qualcosa conferma tutto questo: il calciatore ha una media-voto che sfiora soltanto la sufficienza (5.95) e non è nemmeno nella top 11 dell’ultimo torneo portoghese, dove invece è rientrato il suo compagno di reparto Danilo Pereira, vecchia conoscenza del Parma.

Qualche remore anche sul ruolo da ricoprire al Napoli. Se altri profili (tipo Klaassen e Zielinski) accostati agli azzurri hanno reali capacità di adattamento ad ogni ruolo del centrocampo, per quanto riguarda il messicano sovviene più di qualche dubbio: l’ultimo campionato lo ha giocato totalmente da trequartista.

20-25 milioni di euro, per un calciatore che potrebbe non fornire tutte queste garanzie tecnico-tattiche, forse è un prezzo spropositato. Napoli, pensaci bene.

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