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Higuain un anno dopo: può essere considerato un grande affare?

Sembrava che un intervento alla mano gli avrebbe impedito di prendere parte alla spedizione della Juventus a Napoli. Quella Napoli che, fino a un anno e mezzo fa, era il suo regno e nella quale aveva tutto il popolo ai suoi piedi. 

Ma, alla fine, Gonzalo Higuain ci sarà, non sappiamo se scenderà in campo dall’inizio o meno, ma sarà al San Paolo, la sua vecchia arena, a beccarsi i fischi e gli insulti di quel pubblico che lo aveva tanto amato.

Il “tradimento” di Gonzalo non è andato affatto a genio ai tifosi del Napoli, che hanno visto il loro beniamino passare al “lato oscuro”. “Se non puoi batterli, unisciti a loro” recitava un vecchio detto: Gonzalo lo ha seguito alla perfezione.

Ma, paradossalmente, l’addio del “Pipita” non è stato un evento così negativo per la squadra azzurra. Anzi, analizzando bene la situazione, si potrebbe affermare addirittura il contrario: la sua cessione ha fatto bene al Napoli.

Innanzitutto ha permesso a De Laurentiis di incassare la cifra monstre di 90 milioni per un calciatore di quasi 30 anni, reduce dalla stagione della vita, che non avrebbe probabilmente più ripetuto (certo, di gol ne segnerà sempre ma difficilmente arriverà nuovamente a siglare il record di marcature in Serie A) e per giunta in rotta di collisione con lo stesso presidente.

Questa cifra, poi, ha permesso al Napoli di investire parecchio sul mercato favorendo l’arrivo di parecchi calciatori divenuti dei tasselli importanti per Sarri e dal grande futuro, come Zielinski, Diawara e Rog, ai quali sarebbe bello poter aggiungere lo sfortunatissimo Milik, ma al momento le sue ginocchia lo impediscono. Magari qualche altro milioncino speso avrebbe fatto comodo, ma il Napoli ha potuto comunque puntellare una rosa divenuta ormai di tutto rispetto.

Infine, l’addio dell’argentino ha, seppur indirettamente, favorito l’esplosione di Dries Mertens, il quale, con ogni probabilità, con Higuain ancora in rosa non avrebbe avuto l’opportunità di scoprirsi centravanti e di interpretare alla perfezione (seppur in maniera anomala) il nuovo ruolo, divenendo perfetto per il gioco di Maurizio Sarri. Se in più si considera che, finora, il rendimento di Gonzalo in questa stagione non sia stato dei migliori, probabilmente, si può davvero asserire che la sua partenza sia stata quasi un “bene” per il Napoli. Quel Napoli che domani spera di riuscire a battere lui e la sua Juventus per dare un segnale importante in chiave Scudetto.

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