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Il 2019 del Napoli in Serie A: lo scudetto resta solo un sogno ed il secondo posto un dolce ricordo

gattuso

Il 2019 del Napoli è stato uno degli anni più difficili dell’era De Laurentiis. Riavvolgiamo il nastro e riviviamo in sintesi l’anno del Napoli.

Il 2019 del Napoli inizia dove il principale obiettivo è quello di confermare il secondo posto alle spalle della quasi imbattibile Juventus di Cristiano Ronaldo.

La prima parte del 2019 è caratterizzato anche dal triste addio del capitano Marek Hamsik che dopo 12 stagioni in maglia azzurra e dopo aver battuto il record di presenze e di gol della storia del Napoli, passa ai cinesi del Dalian.

Una sorte di crocevia per il Napoli, visto che proprio dall’addio del capitano le prestazioni ed i risultati non entusiasmano i tifosi: si abbassa in modo sensibile la media punti in campionato chiuso dagli azzurri con un secondo posto mai messo in discussione.

La seconda parte del 2019 si apre con i vari proclami scudetto. Ne erano convinti calciatori, allenatore e società dopo una campagna acquisti considerata di un certo spessore.

La forza di questa squadra, la più forte dai tempi di Maradona per molti, si manifesta solo nelle prime giornate quando il Napoli vince tre partite e perde solo con la Juventus dopo una ‘eroica’ rimonta da 0-3 a 3-3 e persa poi per lo sfortunatissimo autogol di Koulibaly.

Dalla sconfitta interna col Cagliari fino al contestato pareggio con l’Atalanta il Napoli vive di alti e bassi riuscendo comunque a restare nelle zone alte della classifica, sebbene fuori dalla lotta scudetto con Juventus e Inter protagoniste.

Ma il vero declino del Napoli inizia con l’ammutinamento post Napoli-Salisburgo. Da quel momento la squadra precipita in classifica fino all’ottavo posto e fuori anche dalla zona Europa League.

Gli ultimi due mesi del Napoli di Ancelotti raccontano di una squadra che è sembrata spaccata e con tanti malumori anche per le multe commissionate ai calciatori dalla società.

La mancanza di risultati e soprattutto di buone prestazioni portano all’esonero del tecnico Carlo Ancelotti che lascia il posto a Rino Gattuso.

Il nuovo allenatore cambia subito modulo tornando al 4-3-3 provando anche a dare una scossa alla squadra che ha perso la sua identità.

L’esordio di Gattuso avviene contro il Parma ma, nonostante un discreta prestazione, arriva una cocente sconfitta.

Nell’ultima partita dell’anno con il Sassuolo arriva la prima vittoria di Gattuso e, si spera, anche la scossa definitiva per il rilancio del il Napoli.

Quella con il Sassuolo sembra anche una sintesi dell’anno solare del Napoli. Alti e bassi, tanta sfortuna, errori dei calciatori e degli arbitri.

Il ritorno alla vittoria dopo oltre due mesi ha permesso agli azzurri di vivere il periodo della sosta natalizia con una ritrovata serenità, ottimo trampolino di lancio per un 2020 che si spera cancelli le negatività del non proprio esaltante 2019 del Napoli.

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