Nazionale

Immobile: “Ho un debito con la Nazionale, gli attaccanti siamo io e Belotti”

Dal ritiro della nazionale l’attaccante napoletano della Lazio Ciro Immobile ha parlato del momento dell’Italia.

“Ho un debito con la Nazionale, spero di fare qualcosa di importante con questa maglia a partire da sabato ma soprattutto all’Europeo.

Adesso siamo io e il Gallo (Belotti n.d.r) gli attaccanti, per il futuro non si sa. Ci sono opportunità per tutti, manca ancora troppo tempo per l’Europeo. Se ci sarà un altro attaccante che potrà dire la sua saremo in ballottaggio in tre o quattro, che sia Mario o che siano altri.

Io e Belotti facciamo un ruolo particolare. Stiamo segnando tutti e due in questo periodo. Siamo concentrati. Decide il mister chi va in campo. Siamo sereni e ci sarà spazio per tutti e due.

Abbiamo caratteristiche un po’ diverse, e in una squadra che gioca con un solo attaccante è meglio: ci saranno partite in cui sarà più funzionale lui e altre in cui sarò più funzionale io.

Dobbiamo giocare di più con la squadra, è questo che ci chiede il mister. Nostra squadra gioca molto palla a terra e dobbiamo essere bravi a far giocare bene la palla e permettere agli esterni di venire dentro. Dobbiamo duettare con i giocatori tecnici e far salire la squadra. Sono fondamentale i movimenti per aprire gli spazi, e su questo io e Belotti siamo bravi

Contro la Grecia a Roma? Per me è sempre emozionante giocare in casa, mi aspetto tanto pubblico e sostegno da parte di laziali e romanisti.

Maglia verde? E’ particolare, il nostro colore è l’azzurro ma non è detto che non si possa cambiare, è una terza maglia come nei club, saremo orgogliosi di indossarla e speriamo di raggiungere lo stesso risultato ottenuto nel ’54 dall’Italia che con la maglia verde superò 2-0 l’Argentina”.”.

Poi il discorso si sposta sulla Lazio.

“Lo sfogo post Parma è stato un caso, una cosa non da me. Ho sbagliato, mi sentivo bene e volevo restare in campo, ma non trovo scuse, non succederà più. Però mi metterò d’accordo con il mister e faremo un’altra scenata, dopo quella sfuriata ho fatto quattro gol”.

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