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Inchiesta Report: dal mistero sulla morte di Bucci, alle migliaia di euro che giravano intorno al bagarinaggio

allianz stadium juventus

E’ appena terminato il servizio fatto da Report sull’infiltrazione della Ndrangheta all’interno del tifo organizzato della Juventus. 

Il mistero sulla morte di Bucci – Raffaello Bucci è stato un ultra della Juventus che si è suicidato gettandosi da un ponte. L’inchiesta di Report gira molto intorno alla sua figura dato il suo ruolo di intermediario tra Juventus e tifo organizzato.

Nonostante sia stata accertata la causa della sua morte dovuta al suicidio, Raffello Bucci sembrerebbe esser stato pestato prima di morire. Un profondo taglio sanguinante e un occhio tumefatto, non associabili al suicidio, fanno pensare all’intervento di terzi prima della morte dell’ultrà bianconero. Inoltre dopo la sua morte due dirigenti della Juventus, Stefano Merulla, responsabile del ticketing marketing, e Alessandro D’Angelo, responsabile della sicurezza, si sono presentati all’ospedale di Cuneo portando due occhiali di Bucci che non indossava al momento del suicidio. La macchina dell’ultra, di proprietà della Juventus, è stata perquisita da Matteo Stasi, autista di Angelli, che avrebbe rinvenuto i suoi oggetti personali.

Prima di morire Bucci comunica ad Alessandro D’Angelo di aver detto tutto ai PM e di aver paura per quello che sarebbe successo dopo questa cosa. Il tifoso bianconero aveva paura che gli uccidessero il figlio per fargli pagare il gesto di aver rivelato alla Procura delle informazioni riguardo le infiltrazioni della criminalità organizzata all’interno del tifo juventino.

Il bagarinaggio – Passiamo subito al nocciolo della questione: la Juventus ha acconsentito a cedere dei biglietti al tifo organizzato per evitare problemi di ordine pubblico, contestazioni e multe da parte del Giudice Sportivo a causa di alcuni gesti degli ultrà. 

I gruppi di ultra juventini prendevano i biglietti direttamente dalla stessa Juventus e li rivendevano a più del dovuto. Ad esempio per la partita di Champions Tottenham-Juventus sono stati venduti biglietti, con prezzo di base a 35 sterline, a 150 o 200 sterline. Ma gli ultimi casi si sono avuti anche in questa stagione e si hanno gli esempi delle partite con Lazio e Valencia.

Attraverso varie testimonianze di ultra bianconeri si comprende come i capi dei gruppi si arricchissero attraverso il metodo di bagarinaggio. Si parla di migliaia di euro guadagnati al giorno attraverso metodi di riciclaggio di denaro. Al centro dei movimenti di bagarinaggio c’era Raffello Bucci che attraverso i rapporti con i dirigenti bianconeri si assicurava la vendita dei biglietti.

Rocco Dominello – Un altro uomo che ha un ruolo fondamentale nell’infiltrazione della Ndrangheta all’interno della Curva della Juventus. Rocco Dominello era, agli occhi della legge, un nullatenente disoccupato che però aveva un tenore di vita abbastanza alto. Figlio del Boss del Clan Dominello, Rocco si era arricchito attraverso il bagarinaggio e aveva acquisito un potere immenso all’interno della Curva della Juventus. Aveva rapporti con Marotta che gli aveva assicurato dei suoi biglietti in tribuna ed entrava all’interno delle riunioni della Questura di Torino che non lo avrebbe mai riconosciuto.

I casi Elkann e Cannavaro –  Rocco Dominello aveva, come detto, un immenso potere all’interno della Curva della Juventus. Se la trattativa fosse andata a buon fine, Dominello avrebbe permesso l’esposizione di striscioni inneggianti a Lapo Elkann presidente, sotto richiesta dello stesso Lapo. Anche Fabio Cannavaro si sarebbe rivolto a lui per evitare le contestazioni da parte dei tifosi dopo il suo ritorno alla Juve.

La vergogna degli striscioni – Il responsabile della sicurezza della Juventus, Alessandro D’Angelo, ha permesso l’ingresso di striscioni inneggianti all’incidente di Superga che coinvolse il Grande Torino. D’accordo con Bucci, D’Angelo avrebbe fatto entrare gli striscioni attraverso dei furgoni che sarebbero entrati allo Stadium senza essere perquisiti. Agnelli, dopo aver saputo l’accaduto, non ha denunciato il dirigente bianconero.

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