Editoriale

Ischia, la furia della natura, morte e devastazione. Il dolore inconsolabile che nutre il branco di sciacalli

Non lo so dove finisca l’ineluttabile e inizi la responsabilità. Forse non c’è un confine o, forse è seppellito, così in fondo, sotto la polvere del tempo che non lo trovi più.

Quello che è sicuro, è che il dramma inumano è delle vittime, delle loro famiglie, dei loro amici, di quelli che hanno perso tutto.
Com’è sicuro, che gli sciacalli sono arrivati e si riempiranno la pancia con i miseri resti, non dico che non proveranno pietà ma,scaduto il tempo, il branco correrà, verso la prossima tragedia e Casamicciola diventerà una notizia di archivio.
Ce ne saranno, purtroppo, altre, perché l’Italia è un paese devastato, e può accadere qualsiasi cosa, ovunque.
Probabilmente, è anche tardi per porre rimedio al troppo scempio e conviene affidarsi alla fede, nel Signore o nella buona sorte a seconda delle proprie convinzioni.
Non è colpa degli sciacalli, loro arrivano a dramma consumato ma chi si ciba di cadaveri, sarà sempre odioso.
Comunque sia, le vittime non torneranno in vita e il dolore della perdita non può essere consolato.
Quando, finirà il frastuono
e le strade saranno ripulite dal fango e le carcasse delle auto saranno diventati cubi di metallo in un deposito e le macerie rimosse,
se qualcuno tenderà l’orecchio, potrà ascoltare il pianto sommesso e il lamento inconsolabile portato dal vento che sfiora il mare.
Quello è il dolore universale dell’umanità.

Comments

comments

Ultimi Articoli

To Top