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Krol: “Napoli sempre nel mio cuore. Ricordo il mio arrivo “segreto”, c’erano 2000 tifosi”

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Ruud Krol, ex difensore di Napoli e Olanda ora allenatore in Kuwait, racconta a Il Mattino dei suoi ricordi in azzurro.

 

 

“Trovai duemila tifosi ad aspettarmi, arrivavo dal Canada dopo un viaggio di 24 ore con Juliano e il mio manager. Mi dissero che era un segreto per tutti il mio arrivo, ma quando vidi quei tifosi con le bandiere, capii cosa era Napoli.

Se sono venuto a Napoli è tutto merito di Juliano. Venne a casa mia e cominciò a parlarmi della possibile riapertura delle frontiere in Italia. Avevo avuto degli incontri con dei dirigenti del Milan, venne da me anche Liedholm e mi misi d’accordo per andare alla Roma. Ma quando vidi che il blocco degli stranieri restava decisi di accettare l’offerta del Vancouver.

Juliano era convinto che a Napoli avrei preso in mano la squadra. Troviamo rapidamente un accordo. Partiamo per l’Italia dopo che ha trovato una formula di prestito per 7 mesi con il club canadese. Ma l’Ajax si impunta, non arriva il nulla osta e salto la prima partita. Una rabbia…

Scudetto sfiorato? Per molti lo abbiamo perso per l’autogol di Ferrario con il Perugia, ma dobbiamo ammettere che quell’anno siamo andati molto oltre quelle che erano le nostre reali potenzialità. Se pensiamo a chi c’era nella Juventus e nella Roma, come qualità individuali noi eravamo una squadra inferiore. Ma la nostra forza venne dalle capacità di fare squadra che diede a Juliano e Marchesi e da calciatori che avevano grandi qualità umane.

Ero stato a Napoli con l’Ajax e durante l’Europeo in Italia. Ne rimasi impressionato. A Napoli mi hanno sempre voluto bene, nel mio cuore c’è la grande festa per i miei 70 anni organizzata dai cugini Giugliano da Santa Caterina Villa D’Angelo”.

 

 

L’intervista completa, sulle pagine de Il Mattino.

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