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La Coppa Italia e il falso mito della final four

Rinviati al 2021 gli Europei e la Copa America le squadre di club hanno ora a disposizione tutto il mese di giugno per completare le competizioni nazionali e internazionali.

Per quanto riguarda il calcio italiano sono già tante le incognite legate alle date per completare il campionato di Serie A entro il 30 giugno per rispettare le intenzioni di massima dell’UEFA [LEGGI QUI].

Ancora più complicato è trovare delle date per portare a termine la Coppa Italia. Per poterla chiudere nella stagione in corso senza sconfinare in quella successiva (ma resta comunque il problema delle date se una tra Napoli o Milan dovesse giocare i preliminari di Europa League – LEGGI QUI) c’è solo una speranza: nessuna italiana arrivi in fondo alle due competizioni europee per avere a disposizione le date di mercoledì 27 giugno e domenica 28 giugno per giocare le semifinali di ritorno e la finale.

In ogni caso da più parti si invoca la final four tra le quattro semifinaliste (Napoli, Inter, Juventus, Milan) quale unica soluzione per assegnare la Coppa Italia.

Ma visto che si dovrebbero giocare comunque tre partite da distribuire in due giornate diverse a distanza di almeno 48 ore l’una dall’altra, cosa ci sarebbe di diverso rispetto alla formula attuale dal punto di vista della necessità di trovare le date disponibili? Allora perché danneggiare Juventus e Napoli che hanno tutto il diritto di giocare la gara di ritorno in casa dopo aver giocato l’andata in trasferta?

 

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