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La prima volta di Chiesa e Cutrone: “Che emozione affrontare Messi”

Federico Chiesa e Partick Cutrone hanno parlato in conferenza stampa in occasione della loro prima convocazione in nazionale per le amichevoli internazionali contro Argentina e Inghilterra.

CUTRONE
“Ho vent’anni e i sogni non finiscono mai. L’anno scorso ero in Primavera e non pensavo di arrivare fino a questo punto, ho sempre cercato di allenarmi al massimo e ringrazio tutti i tecnici che mi hanno aiutato ad arrivare fino a qua, da quelli che ho avuto nel settore giovanile fino a Montella e Gattuso. Già venire in Nazionale maggiore è un sogno, ora spero di esordire. Vedremo le scelte del mister, cercherò di metterlo in difficoltà. Paura? Non l’ho mai avuta. Questa è un’opportunità che cercherò di sfruttare al massimo. Un po’ assomiglio a Gattuso e alla cattiveria che aveva in carriera. Messi? E’ un personaggio della Playstation ed è soprattutto il Calcio. Sarò emozionato all’idea di vederlo da vicino”.

CHIESA

“Per quello che ha fatto vedere, ha davanti a sé un futuro splendido, ha grandi potenzialità. Io devo migliorare ancora tanto, devo ancora dimostrare il mio valore e crescere in varie situazioni. Essere qui oggi è importante, devo imparare da Di Biagio e dai compagni. Io un predestinato? Penso al campo, l’allenamento è la cosa più importante e mi trovo qui grazie al lavoro svolto negli ultimi due anni. Aver avuto un padre calciatore è stato importante perché mi ha dato i consigli giusti, i miei genitori mi hanno fatto tenere la testa sul campo.L’anno scorso con Sousa ho imparato tanto a livello tattico e tecnico, quest’anno sto imparando a gestire le due fasi e a non sprecare le energie. Reggo meglio i novanta minuti. Messi? Ho giocato con Cristiano Ronaldo al Bernabeu e sembrava finzione. Quando dici Messi pensi al calcio, non ha difetti. Sarà emozionante giocare contro di lui.
Astori? Non ci sono parole per descrivere quello è successo, è stata una tragedia immensa e improvvisa. Per me è stato un compagno importantissimo, in questi due anni mi ha aiutato ad inserirmi nel gruppo, mi ha dato consigli giusti quando mi servivano. Mi manca tantissimo, ma dopo questo periodo difficile devo reagire soprattutto per lui. Voleva vedere ragazzi forti e determinati che danno tutto per la maglia e che si impegnano al 100%. E’ triste vedere che l’Italia non ci sarà al Mondiale, sarà un’estate strana, ma non c’è sentimento di paura e nessuna pressione. Siamo pronti per un altro ciclo”.

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