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La scheda: Antonio Candreva, grinta e qualità

Il calciatore sembra davvero ad un passo dal Napoli. Scopriamo meglio chi è.

Raccontare Antonio Candreva forse è cosa un pò banale, chi conosce la Serie A sa che stiamo parlando di uno dei più forti calciatori del campionato italiano, uno di quelli che spostano gli equilibri e che è stato pedina inamovibile della Lazio degli ultimi anni.

Nato a Roma il 28 febbraio 1987, Candreva cresce nel vivaio più famoso e importante degli anni 80 e 90: quello della Lodigiani. Nell’estate del 2004 il passaggio alla Ternana, che gli permette di esordire in Serie B al fianco di gente di qualità come Jimenez e Kharja, dal quale inizia a “prendere appunti”. In rossoverde disputa tre buoni campionati che gli consentono lo sbarco in Serie A, all’Udinese a soli 20 anni.

In bianconero però l’annata è praticamente sospesa fra tribuna e panchina, le 3 presenze in massima serie lo convincono ad andare altrove. Livorno crocevia della carriera e per la svolta, nel 2009 è il protagonista della promozione in Serie A degli amaranto e nel successivo campionato disputa un ottimo girone di ritorno che gli vale prima l’esordio in Nazionale e poi l’ingaggio della Juventus.

A Torino, complice il passaggio a metà stagione e l’ambiente ritrovatosi in uno dei peggiori momenti storici, Candreva verrà coinvolto nel grigiore di quell’annata nonostante le sue positive prestazioni: 15 presenze con 2 gol non gli basteranno per salvarsi dall’epurazione di Marotta.

Il calciatore si rimbocca le maniche e si risolleva con un ottimo campionato fra le file del Parma, in Emilia rinasce e un anno dopo accetta la corte del Cesena che sta costruendo una squadra con ambizioni europee. I bianconeri però deludono le aspettative e si ritrovano in zona-salvezza, a metà stagione la scialuppa di salvataggio si chiama Lazio.

In biancoceleste Candreva raggiunge l’apice della sua carriera, prende in mano il centrocampo capitolino e ne diventa un leader inamovibile, convincendo anche quei tifosi della Lazio che lo ripudiavano per la sua fede romanista. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, Candreva con la Lazio in 4 campionati e mezzo ha segnato 45 gol, guadagnato definitivamente la Nazionale ed è maturato sotto ogni punto di vista.

Antonio è uno dei centrocampisti più completo in Europa e nel corso degli anni ha saputo sviluppare una duttilità tattica di cui dispongono in pochi: trequartista, esterno d’attacco, talvolta centrocampista centrale. Un atleta che ha fatto sempre, soprattutto negli ultimi anni, le fortune di ogni allenatore e di ogni CT in Nazionale.

La velocità è uno dei suoi pezzi forti, pensarlo con la maglia del Napoli in una delle famose ripartenze di Sarri fa già sognare. Ottimo il suo apporto in fase realizzativa, 42 gol nelle ultime 4 stagioni, alta la percentuale di realizzazioni sui calci piazzati ma anche con grandi bordate da fuori, una di quelle carattestriche che latitano nella squadra partenopea.

Uomo di carattere, dentro e fuori dal campo, grinta sul rettangolo verde ma rispetto dell’avversario, il calciatore potrebbe essere l’ideale anche sotto l’aspetto della famosa internazionalizzazione: 32 gare giocate nelle Coppe Europee e 40 con la Nazionale maggiore (1 mondiale, 1 europeo, 1 olimpiade ed 1 confederations Cup). Dai Candreva, Napoli ti aspetta.

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