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La stagione del Napoli: Allan stakanovista inamovibile, Lopez volenteroso, Grassi dimenticato

Il centrocampo del club partenopeo è sempre stato oggetto di critiche.

Nelle passate stagioni, soprattutto in quella precedente, era il reparto in cui erano evidenziate le maggiori lacune tattiche e tecniche. L’acquisto di Allan dall’Udinese la scorsa estate mirava ad assicurare proprio quel filtro e quella robustezza che erano mancati in passato. Reduce da un’ottima stagione con la maglia dei friulani, il calciatore brasiliano, insieme e Pepe Reina, è stato considerato da subito il miglior acquisto del nuovo ds Giuntoli.
Il venticinquenne di Rio de Janeiro è molto più di un interdittore perché dotato di ottime capacità tecniche, di inserimento e palleggio. All’inizio del campionato sorprende tutti anche per l’apporto in fase realizzativa: 3 reti con Empoli, Lazio e Milan, ed addirittura 7 assist vincenti tra campionato ed Europa League.
Nella mediana con i tre “titolarissimi”, il dinamismo e la fisicità del brasiliano sono equilibrate dalle geometrie di Jorginho e dall’apporto tecnico ed offensivo del capitano Marek Hamsik.
Il centrocampista classe ’91 totalizza 35 presenze in campionato con una media voto del 6,36 figurando tra i migliori nel suo ruolo.
Il rendimento di Allan cala solo nel mese di febbraio dal match casalingo contro il Carpi fino a quello contro la Fiorentina.
Solo quattro i palloni intercettati nelle ultime cinque partite e la media di tre palloni persi a partita.
Numeri che danno un indicazione oggettiva delle difficoltà palesate da Allan in campo nel mese “horribilis” degli azzurri.
L’eliminazione dalle Coppe europee e la scelta di Sarri di affidarsi ad un mini-turnover, consentono al centrocampista partenopeo di recuperare le energie psicofisiche e di essere determinate nel finale di stagione.
Discorso diverso quello di David Lopez.
Lo spagnolo, tra i più positivi la scorsa stagione e titolare “quasi” inamovibile, si trova ad essere relegato a comprimario del centrocampo. Ciò nonostante, tra i compagni di reparto, è quello più utilizzato con 35 presenze (la maggior parte da subentrante, ndr) nelle quali è riuscito a segnare 1 gol.
Il suo encomiabile sacrificio e l’apporto soprattutto fisico durante fasi del match più delicate, molto probabilmente non basteranno a garantirgli la riconferma in azzurro. Troppo lontano dal tipo di centrocampista che si aspetta Maurizio Sarri per la prossima stagione.
Campionato diverso invece per Alberto Grassi.
Il giovane dell’Under 21 viene acquistato a gennaio per colmare quel vuoto che doveva essere riempito da un top player, una certezza e non da una giovane promessa.
Lo sa bene il tecnico partenopeo che, al di là delle belle parole spese per l’ex calciatore dell’Atalanta, non gli farà mai calpestare il prato del San Paolo e non solo.
A prescindere dall’infortunio sfortunato al suo primo allenamento a Castel Volturno, il futuro del giovane centrocampista dovrà essere valutato con attenzione. Già da Dimaro infatti, occorre un calciatore pronto e in grado di assicurare quanto meno lo stesso apporto garantito dal brasiliano Allan che, durante la stagione, né David Lopez né Grassi hanno potuto assicurare.

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