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L’analisi tattica con immagini di Napoli-Lecce: dai troppi cambi alla posizione di Elmas

Il Napoli pareggia 1-1 al Maradona con il Lecce in una gara valida per la 4 giornata del campionato di Serie A. 

Lecce – Come nelle precedenti partite i giallorossi non si sono snaturati ed anche ieri hanno messo in pratica l’ormai collaudato 4-3-3 di partenza. In fase di possesso, soprattutto nel primo tempo, si è passati ad un 2-3-2-3 con gli esterni che salivano sulla linea del vertice basso per contribuire alla manovra. In fase di non possesso, invece, il Lecce è spesso passato da un 4-1-4-1 o ad un 4-5-1. Il dato più interessante relativo alla squadra allenata da Baroni è il baricentro avuto nel primo e nel secondo tempo. Come evidenziato dalle immagini dei dati della Lega Serie A, possiamo parlare di una partita a due facce dove nel primo tempo i giallorossi hanno spinto decisamente di più, mettendo anche in seria difficoltà il Napoli, e dove nel secondo hanno giocato solo ed esclusivamente per difendere il risultato.

     

 

Napoli – Tante, troppe note dolenti da dover segnalare in questa partita. Gli azzurri iniziano la partita con il 4-2-3-1 accantonando il 4-3-3  che ha permesso di vincere con Verona e Monza e di strappare un buon punto a Firenze. Decisone lecita se si ha intenzione di aggredire la partita vista anche la grande differenza di valori con gli avversari.

Il punto è che oltre al cambio di modulo c’è stato anche un eccessivo cambio di uomini, come previsto anche da 100×100 Napoli. Lo ha detto anche lo stesso Spalletti: “Bisogna allenarsi insieme, lavorare insieme. Non è molto che sono qui, ci sono degli step da fare.” Allora la domanda sorge spontanea: perché regalare un tempo agli avversari? Il primo tempo più offensivo del Lecce sarà chiaramente dovuto all’ottimo lavoro fatto da Baroni ma anche, e forse soprattutto, alle libertà concesse da una formazione inedita e con troppe novità.

Va fatto un appunto alle sulla posizione di Elmas. E’ vero che il Macedone ha segnato il gol del momentaneo 1-0 ma la sua posizione da esterno alto è sinistra è un danno sia per sé stesso che per la squadra. Spesso si sono viste situazioni in cui Olivera era solo a spingere sulla fascia perché Elmas o si accentrava o non dava la giusta profondità.

Il gol di Colombo – Dopo il rigore parato Meret si è dovuto piegare al grandissimo gol di Lorenzo Colombo che con un’ottima conclusione dalla distanza ha piazzato il pallone dove il portiere azzurro non sarebbe mai potuto arrivare. Eppure nonostante il grandissimo gesto tecnico, i difensori del Napoli hanno concesso all’attaccante giallorosso tutto il tempo e lo spazio necessari per poter calciare.

Come si può vedere nella prima foto Colombo ha tutto il tempo e lo spazio per poter stoppare il pallone. Successivamente, come mostrato nella seconda immagine, l’attaccante leccese riesce anche a girarsi liberamente ed infine a calciare verso la porta segnando il gol del definitivo 1-1.

 

 

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