Editoriale

Le grandi imprese europee del Napoli

Salisburgo Napoli Complimenti

È da ormai oltre un decennio che la SSC Napoli, risorta dalla ceneri della Napoli Soccer, è tornata in Serie A per dare gioie agli oltre 2 milioni di tifosi che ha nello stivale italiano. La squadra più passionale di tutto il belpaese, con tantissimi fan nel mondo, ha dietro di sé una grande tradizione emozionale nonostante i pochi titoli conquistati.

Unica società del Sud ad aver vinto uno Scudetto, il Napoli è adesso ospite fisso dei salotti del calcio internazionale, tanto nella prestigiosa Champions League come nella sua sorella minore, quell’Europa League nella quale adesso disputerà i quarti di finale dopo aver eliminato il Red Bull Salisburgo.

Nella storia della società azzurra, sebbene l’unico titolo europeo sia la Coppa UEFA del 1988-89, è possibile ricordare una serie di nottate importanti vissute nelle competizioni europee. Questo perché, anche se non si arriva in fondo a certe competizioni, la gloria può arrivare anche sotto forma di prestazioni ed exploit a sé stanti, proprio come quelli che hanno fatto vibrare lo stadio San Paolo.

Andiamo a vedere quali, senza necessariamente dover andare in ordine cronologico.

Napoli – Chelsea 3-1

Era la stagione 2011-12 e per la prima volta il Napoli partecipava alla Champions League. Il girone di ferro con Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal era stato superato totalmente contro pronostico, soprattutto grazie a una grande vittoria in casa per 2 a 1 contro il City con Edinson Cavani come protagonista.

Tuttavia, la prima Champions avrebbe riservato un’altra grande nottata al San Paolo e ai suoi tifosi: quella dell’andata degli ottavi di finale contro il Chelsea. Gli inglesi, al 20 marzo i grandi favoriti alla vittoria dell’Europa League secondo le quote delle scommesse Betway sul calcio a 2,75, erano all’epoca pieni di campioni ma in un momento non felicissimo.

Il tecnico portoghese Villas Boas non era riuscito a farsi benvolere da senatori come Terry, Lampard e Drogba, così come il suo approccio alla partita di Napoli non fu dei migliori. Sebbene il Chelsea andò in vantaggio con Mata, che sfruttò un errore di Paolo Cannavaro, gli azzurri risposero subito con un gran gol di Lavezzi, da poco operatosi al ginocchio in Spagna, dando il via alla rimonta.

Un geniale colpo di spalla di Cavani e un altro goal di Lavezzi mandarono in visibilio lo stadio che esplose in un tripudio mai vissuto fino a quel momento. Il match di ritorno a Stamford Bridge avrebbe visto gli azzurri capitolare per 4 a 1 e abbandonare la Champions, ma la gioia di quella notte sarebbe rimasta per sempre nel cuore dei tifosi azzurri.

Napoli – Liverpool 1-0

Sette stagioni dopo il grande exploit contro il Chelsea, è stata un’altra inglese a dar vita a uno scontro di altissimo livello nel quartiere di Fuorigrotta. Inserito nuovamente in un girone di Champions durissimo con Paris Saint Germain, Liverpool e Stella Rossa di Belgrado, il Napoli ospitava il Liverpool dopo un pareggio a reti bianche in Serbia.

La vittoria era necessaria per poter continuare a sognare in una qualificazione che sarebbe stata storica, visto il gruppo nel quale l’urna di Nyon aveva inserito gli azzurri. La sfida tra Ancelotti e Klopp, due guru delle panchine mondiali, si preannunciava già come una di quelle più vibranti della giornata.

Il match, tuttavia, non fu dei migliori, anche perché il Liverpool non spiccava per essere molto propositivo e il Napoli non riusciva a sfondare la sua difesa. A sbloccare il risultato ci pensarono Mertens e Callejón prima e Insigne poi, con una spaccata in area che lasciò Alisson di stucco, dando la vittoria agli azzurri proprio allo scadere.

Il goal fu la sublimazione della trasformazione di Insigne, che Ancelotti aveva spostato dall’out sinistro per avvicinarlo alla porta, dove sarebbe stato più letale e il guizzo del numero 24 del Napoli contro il Liverpool diede tre punti fondamentali per sperare nella qualficazione agli ottavi.

Nonostante questa vittoria sarebbe rimasta ancora una volta aneddotica, vista l’eliminazione degli azzurri, battere una corazzata come il Liverpool, vicecampione della Champions in carica, rappresenta uno dei punti più alti della storia del club partenopeo.

Napoli – Juventus 3-0

Per trovare invece una notte magica del Napoli che sarebbe poi sfociata nella conquista di un trofeo, dobbiamo andare a ritroso di trent’anni, ossia a quella notte in cui la squadra allora capitanata da Diego Armando Maradona avrebbe staccato il biglietto della semifinale di Coppa UEFA.

Il tutto non contro un avversario qualunque, bensì quella Juventus da sempre rivale degli azzurri. Inoltre, la conquista della semifinale di una coppa UEFA che poi il Napoli avrebbe alzato al cielo a Stoccarda arrivò attraverso una rimonta per 3-0, arrivata dopo la sconfitta per 2 a 0 di Torino.

Per il ritorno, il San Paolo gremito in ogni ordine di posti ospitava una Juventus che fu sopraffatta da un Napoli guerriero e letale, che andò in vantaggio prima con un rigore di Maradona e pareggiò i conti poco dopo con un tiro di Carnevale.

Sul 2-0, le squadre furono costrette ad andare ai supplementari dominati dalla paura di perdere. Allo scadere del tempo, con l’ombra dei rigori che si avvicinava sempre di più, il goal di Renica di testa consegnò al Napoli una qualificazione storica, che poi si sarebbe convertita in vittoria del torneo.

Queste sono soltanto tre delle notti di gloria del Napoli in Europa e il futuro potrebbe portarne tante altre.

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