Rassegna Stampa

Le motivazioni che hanno spinto il TAS ad accogliere il ricorso del Manchester City

Manchester City Deferito

Il noto giornalista Marco Bellinazzo sul portale de “Il Sole 24ore” chiarisce come il Manchester City è riuscito ad evitare l’esclusione dalla Champions League. 

Questi alcuni passaggi dell’articolo di Bellinazzo che è possible in versione integrale CLICCANDO QUI.

Il Tas ha reso note le motivazioni che hanno portato all’accoglimento del ricorso presentato dal club inglese, a seguito della squalifica di due anni dalle competizioni europee comminatagli dalla Uefa per il mancato rispetto dei regolamenti sul fair play finanziario.

Le accuse del Club Financial Control Body, basate sulle indiscrezioni di Football Leaks, riguardavano presunti accordi di sponsorizzazioni con parti correlate valutati in maniera iniqua. Per la corte svizzera, invece, “non ci sono prove a sufficienza per dimostrare che siano stati effettivamente presi accordi” di questo genere con Etihad e Etisalat. Anzi, la corte ha stabilito che il City, gli sponsor e lo sceicco Mansur “non siano considerati essere parti correlate”.

Di fatto, l’accusa rivolta al Manchester City era quella di mascherare degli apporti di capitale sotto forma di sponsorizzazione.

La Uefa non è stata in grado di presentare materiale probante come contratti, estratti conto e tracce contabili di tali operazioni. Anche per la mancata collaborazione da parte del Manchester City, motivo per cui il Tas ha confermato (seppur in forma ridotta) la multa. Per la maggior parte delle presunte violazioni, alla fine, è intervenuta la prescrizione, che non riguarda però i fatti registrati nel bilancio del 2014, così come le accuse sul mancato rispetto dei regolamenti sul pareggio di bilancio nella stagione 2014/15.

La corte ha deciso di affidarsi alle versioni originali fornite dal Manchester City e non da quelle ottenute illegalmente. Da sole, però, non sono bastate per provare le accuse della Uefa.

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