Napoli

Le pagelle di Napoli-Inter. Napoli aiutati che Dio e gli arbitri non ti aiutano e arrivare primi sulle seconde palle aiuterebbe.

Le pagelle di 100x100 Napoli

Le pagelle di Napoli-Inter

Napoli aiutati che Dio e gli arbitri non ti aiutano e ricominciare a prendere le seconde palle aiuterebbe.

Meret 5 Sulla coscienza si porta parte del terzo gol ma ha incassato 7 gol in due partite. Soprassediamo sui miracoli ma confidiamo nella  normalità.

Di Lorenzo 5.5 Si impegna sempre ma fa troppi errori in costruzione e nel secondo tempo sparisce insieme ai compagni.

Rrahmani 5 Non fa niente di eclatante ma è il centrale della difesa che ha preso 7 gol in 2 partite e tanto basta. Anzi è decisamente troppo.

Ostigard 5.5 Alterna buoni anticipi  e di testa ne prende tante, con lisci come su Barella e sul terzo gol.

Natan 5 Poteva essere una soluzione ma alla fine il piatto è vuoto. In marcatura un disastro e non accompagna Kvara, sul terzo gol riflette sui problemi esistenziali. Dov’era andato a finire?

Anguissa 5 Combatte per un po’ ma mica può bastare! Molle sul primo gol dell’Inter. Sprofonda nella voragine del centrocampo

Lobotka 5.5 Il munaciello si sbatte molto nel primo tempo e subisce fallo sul primo gol ma poi perde la visione periferica e tatticamente non serve più.

Elmas 6 Corre per se e per gli altri e sfiora il gol.

Politano 5.5 Sarebbe sufficiente ma il secondo gol è colpa sua

Osimhen 5 In Nigeria possono stare tranquilli sarà in forma per la Coppa d’Africa.

Kvaraskelia 6 I dolori del giovane Khvicha. La solitudine è una brutta bestia. Senza sovrapposizioni e possibili scarichi finisce come Cappuccetto rosso nella bocca del lupo cattivo che cambia maglia ad ogni partita.

Zielinski 5 Insignificante

Raspadori 5 idem come sopra

Lindstrom 5 copia e incolla

Zerbin S V

Mazzarri 6 per il campo Non poteva fare niente di più

5 Perché non parla: Il silenzio degli innocenti’è stato un grande film ma nel calcio non funziona.

Avrebbe dovuto essere il Signore della macchina del tempo per aggiustare i danni degli ultimi 5 mesi senza averne il tempo.

Ora si fa ancora più complicata perché le ultime due sconfitte umilianti schiantano la fragile emotività di una squadra che ha paura.

Ci vuole sangue freddo e occhio a non farsi scivolare il bambino dalla braccia insieme all’ acqua sporca.

Il Napoli deve diventare cattivo e tosto, impossibile accettare che venga attraversato dagli avversari come Mosè sul mar Rosso.

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