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L’importanza di chiamarsi Cholito.

Un nome e una garanzia: affidabilità, concretezza e passione.

Bravi ragazzi ed eccellenti professionisti, quelli che arrivano prima all’allenamento o si trattengono di più. Spalletti, ha reso onore a “Quelli chgiocano di meno” ma poi, quando vanno in campo sono decisivi e sono quelli che in allenamento vanno fortissimo che “Ve li farei vedere”.

Si parlava di Raspadori ma il discorso è uguale per il cColito. A volte, avere genitori impegnativi, è un bel problema, un peso che schiaccia, altre volte, un utile esercizio praticato, fin da piccoli che forgia mente e cuore.

Però chiamiamolo con il suo nome: Giovanni, Giovanni Simeone di professione centravanti con una media realizzativa da paura ma che ha davanti a se un alieno e che quindi gioca poco. Però, quando in campo lascia sempre il segnosfreccia sulla A1 Milano-Napoli e arriva primo. Punti pesantissimi al Meazza, a Cremona e contro la Roma e una firma: Giovanni Simeone.

Il ragazzo, ha un equilibrio interiore straordinario ed ha capito che, la testa, conta quanto i piedi ma,anche, quelli hanno bisogno di essere allenati sempre al massimo. Quando finiscono le sessioni di allenamento a Castelvolturno, lui chiede di restare per fare altra tecnica individuale. Lavoro, passione obiettivi e una magia che sta per realizzarsi.

Una volta era la Champions, poi un gol in Champions, ora manca lo scudetto. Uno scudetto a Napoli da argentino, nello stadio di Diego. Immaginate solo, cosa possa provare in questo momento il ragazzo.

Spalletti, predica attenzione e applicazione, fino al raggiungimento del traguardo, possiamo scommetterci che Giovanni la pensi uguale Le cose  accadono per caso ma il caso, da solo, non determina le cose, dipende, anche, da come le guardi in faccia.

Se sei bravo e fortunato e guardi oltre, potrai vedere cose da pazzi e, allora si, che il Cholito chiamerà il Cholo e gli dirà: “Papà, ora la racconto io a te una storia”.

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