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Lozano: “Giochiamo per lo Scudetto, non a nascondino. Erede Insigne? Lui qui ha fatto la storia”

Il calciatore del Napoli, Hirving Lozano, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del Corriere della Sera.

“Giochiamo per lo Scudetto, non a nascondino. Il campionato è ancora lungo. Siamo forti e dobbiamo guardare il più in alto possibile, anche se Inter e Milan vanno veloci. Noi possiamo reggere il confronto, anzi siamo più forti.

Dove siamo più forti? Giocatore per giocatore, uomo per uomo: qui il valore è più alto. 

Erede di Insigne? Qui ha fatto la storia, a me manca ancora tempo per fare la mia di storia. Vorrei giocare sempre, questo sì. Ma decide l’allenatore e so che dipende soprattutto da me. 

Ancelotti mi ha accolto, con Gattuso all’inizio è stato difficile, poi ci siamo capiti, è andata meglio. Spalletti è il motivatore, l’allenatore di grande esperienza che non soltanto ti dice che bisogna lavorare ma è il primo a farlo. Mi rimprovera ma capisco che vuole spronarmi. So anche io che posso dare di più, devo farlo per me stesso e per questa maglia che indosso. ‘Fai il Diablo’ mi dice. Devo aggredire l’avversario. 

Quando Spalletti smetterà di rimproverarmi vorrà dire che sono diventato come Koulbaly, un esempio di rigore e professionalità.

Quelli dopo l’infortunio con il Messico sono stati momenti di terrore, il dolore era fortissimo. Ho temuto di perdere l’occhio. E non volevo rassegnarmi all’idea che non avrei più potuto giocare a calcio. I medici sono stati tempestivi e rassicuranti, poi mi hanno rivelato che il mio occhio era stato a rischio. Una paura che mi sono portato dentro per tanto tempo: la ferita bruciava e ad ogni contrasto temevo il peggio.”

 

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