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Mancini: “Ho fiducia in Balotelli. Ancelotti? Felice per lui è tornato in Italia e in un grande club”

Roberto Mancini Italia

Roberto Mancini ha tenuto la sua prima conferenza stampa da CT dell’Italia.

 

Queste le sue parole: “Balotelli? L‘obiettivo della nazionale è di unire il movimento calcistico. Mario è un calciatore particolare, perché è un grande giocatore fin da giovane. Io ho fiducia in lui perché negli ultimi due anni ha fatto bene. Comunque dipende da tutti: chi è in Nazionale deve dare il massimo e comportarsi bene.

Cosa mi ha detto Mario? ‘Buongiorno mister’ (imitandone la voce ndr). Avremmo tempo per parlare in questi giorni, l’ho visto per poco tempo. Ora è grande, credo che sarà diventato un po’ più maturo.

Buffon? Io ho parlato con Gigi, ci siamo sentiti per telefono. Vuole continuare a giocare, quindi tutti quelli che giocheranno e più avanti saranno i migliori allora potranno essere richiamati. Io ci ho parlato subito con lui, vediamo più avanti.

Riavere una nazionale di campioni? Non sono un mago, ci vuole un po’ di tempo. E’ chiaro che i giocatori che c’erano anni fa erano tanti e forti. I giovani che abbiamo però possono diventare bravi e dare molto alla causa. Molti sono giovani e inesperti, magari alcuni non hanno giocato le coppe europee. Chiaro che il lavoro sarà più faticoso del passato, ma sono fiducioso.Tante nazionali di qualche hanno fa erano nazionali non indimenticabili, poi sono diventate di alto livello. Serve il lavoro e con questi ragazzi credo si possa fare un grande lavoro.

A quale Italia mi Ispiro? A quella dell’82.

Anche per De Rossi vale il discorso fatto per Gigi? Certamente. Ripeto: se tutti i giocatori italiani faranno bene e sono i migliori in quel momento sono convocabili. Noi dobbiamo cercare di lavorare per il futuro che sarà fra due anni con dei giovani, ma ovviamente Buffon e De Rossi se staranno bene sono convocabili perché magari fra qualche mese avrò gare impegnative e difficili e avrò bisogno anche di gente esperta. Chiunque gioca può venire, chi non gioca pure, ma ovviamente avrà più difficoltà di altri a mettersi in mostra. 

Perin alla Juve? Io credo che dovunque vada può giocare perché ne ha le qualità, ovvio che per un portiere giocare è tutto, ma sono sicuro che si giocherà bene le sue carte.

Gerarchia in porta? No, non c’è un titolare. Gli ho visti giocare in televisione. Sono tutti e tre fortissimi. Magari altri fortissimi gli ho lasciati a a casa, ma li chiamerò: questo discorso vale per qualsiasi ruolo non solo in porta. Per ora non ho un titolare vedremo chi giocherà. Noi siamo l’Italia e dobbiamo cercare di vincere anche quando non favoriti, dobbiamo cercare di vincere anche non giocando benissimo. La rotazione in queste partite sarà totale. A fine campionato saranno tutti stanchi, magari alcuni faranno tre partite. Giocheranno pressapoco tutti e la mia intenzione è che quelli più giovani giochino gare importanti e prestigiose come quelle contro Olanda e Francia. Poi più avanti, nei prossimi giorni, chiamerò alcuni dall’under 21 perché ne ho persi già 5 dei 30 che avevo convocato e lì c’è qualche ragazzo interessante. 

Manca un gruppo fisso in questa nazionale? Chiaro che se si potesse contare su un blocco sarebbe un po’ più semplice, dobbiamo essere ancora più bravi a creare in fretta un gruppo. 

Difficile lavorare con il commissariamento? Ultimo Mondiale lo abbiamo vinto con un commissariamento, sarà di buon auspicio.

Ancelotti al Napoli? Sono contento per Carlo, è tornato in Italia e in un grande club. Il comportamento dev’essere buono, sono ragazzi giovani e alle volte gli errori si possono fare.

Sarri allo Zenit? Io sono stato bene, una bellissima esperianza, dipende da lui cosa vuole fare”.

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