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Marcolin: “Dimettersi sarebbe per Gattuso una rinuncia alla sfida”

dario marcolin

L’ex calciatore del Napoli, Dario Marcolin, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione ‘Ne Parliamo il Lunedì’ in onda su Canale 8.

“Un allenatore non si deve mai dimettere perché è un arrendersi al lavoro e alla sfida. Qui c’è una corda che si è rotta e i calciatori che sanno ciò che si dice a Sky e sui giornali sentono questa situazione. Sembra che qua si stia aspettando l’episodio negativo per cambiare allenatore. Io ho visto una squadra che gioca a calcio ma ha paura. Il motore del Napoli è il gioco ma va aggiunta quella cattiveria e quella determinazione. 

Il Napoli ha questo gioco con l’uscita dal basso ma fatto con due centrali come Maksimovic e Manolas. Inoltre un’impostazione simile comprende anche il pressing da parte dell’avversario. Lo faceva anche con Sarri ma aveva un calciatore in più che era Jorginho che toccava mille palloni e faceva girare la palla. Oggi hai Demme che è un buon giocatore ma basta mettergli un Pandev qualunque e lui è bloccato. Questo è un difetto di fabbrica che al Napoli è costato qualche punto.

In occasione del primo gol il Napoli sembra che voglia farsi pressare e fa venire il Genoa in pressing nonostante il Genoa non fosse in fase di pressing. Anziché giocare il pallone si potrebbe andare direttamente da Petagna per esempio come le altre squadre fanno quando vengono pressate. La Lazio va su Milinkovic, l’Atalanta pressata va su Zapata.

Con l’Udinese è successa la stessa cosa sul gol di Lasagna. E’ vero che Rrahmani sbaglia il passaggio ma il Napoli anche in questo caso si fa pressare dall’Udinese che durante la fase di possesso azzurra aveva paura perché era tutta arroccata dietro. E’ una questione di pensiero dei difensori anche se credo che Gattuso interverrà in questo. Questi sono errori di incertezza, di stato d’animo.”

 

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