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Miccoli: “Vorrei che il Palermo si salvasse e il Napoli vincesse lo scudetto. Insigne? E’ un campione”

A Radio Crc è intervenuto Fabrizio Miccoli, ex attaccante del Palermo e della nazionale:

“Il mio giocatore preferito dopo Maradona è Romario ed ecco perché mi diedero questo soprannome. L’orecchino del Pibe però non l’ho mai messo, è una reliquia.  Mi dispiace vedere il Palermo in questa situazione, ma devo ammettere che non riesco a vederlo giocare da quando sono andato via anche per come è finita la mia storia. E’ un brutto momento, ma auguro al Palermo di salvarsi perché parliamo di una piazza che merita la serie A e sono certo che si salverà.
Palermo-Napoli è una partita delicata per entrambe. Vorrei che il Palermo si salvasse il prima possibile e che il Napoli vincesse lo scudetto. 
Non è facile giocare nella squadra della propria città, soprattutto a Napoli in cui tutto viene triplicato. Insigne sta facendo bene egli auguro di diventare ciò che vorrà essere perché è un bravo ragazzo oltre che un campione. I tifosi lo aiutano, giocare al San Paolo è fantastico e avere l’amore della gente è eccezionale. E’ vero il detto che nessuno è profeta in patria, ma non a Napoli. Per un napoletano tifoso del Napoli giocare con quella maglia e davanti alla propria gente è il massimo. 
Mio figlio Diego sta bene, a giugno compirà 8 anni e per adesso si diverte giocando nella mia scuola calcio. Non lo costringerà a diventare un calciatore, ma somiglia a me da piccolo, è incredibile. Vuole giocare con il numero 10 sulle spalle, indossare la fascia da capitano per cui ha carattere anche perché gioca con i più grandi. Negli atteggiamenti e nei piedi ci siamo, ma è ancora troppo piccolo. 
Ho un bellissimo rapporto con Grava, alcuni suoi collaboratori hanno individuato alcuni giovani per cui presto porterò a Napoli i ragazzi che vorranno vedere e spero ci sia la possibilità di collaborare col Napoli. 
Ringrazierò sempre Trapattoni che mi fece esordire in Nazionale, in effetti ho fatto poco con l’Italia ed è l’unico rimpianto che ho della mia carriera. Ad Insigne posso solo dire di continuare così. Poi, il ct dell’Italia è valido e sono certo che Lorenzo possa giocarsi le sue carte”.

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