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Milan-Lazio, una gara non decisa dal campo

Rocchi Napoli Lazio

Interessante editoriale pubblicato sull’edizione odierna del Corriere dello Sport, dopo la gara, ricca di polemiche, tra Milan e Lazio.

 

“In attesa dell’anno zero, in cui qualcuno riuscirà a conquistare il regno della Juve vincendo lo scudetto (già, ma chi: avete visto la concorrenza come è ridotta?), la serie A è diventata il campionato della Champions. Non c’è altro se vuoi divertirti, ammesso che ci sia da divertirsi a vedere questa altalena tra le squadre che hanno fallito obiettivi ben più importanti, spendendo decine e decine di milioni. E poi cosa c’è ancora? Il disastro arbitrale, che ha costretto Nicchi e Rizzoli – lunedì scorso – a richiamare tutta la truppa ammettendo pubblicamente che a Gattuso era stato negato un clamoroso rigore contro la Juve. Una settimana dopo Rocchi è riuscito a fischiarne addirittura due in meno di centoventi secondi, forse un record. A chi? Al Milan contro la Lazio, una delle rivali più temibili in questa corsa al denaro per continuare a sopravvivere.

Un penalty che può valere dai quaranta ai cinquanta milioni. Il primo cancellato dal Var in un secondo e mezzo: altro record anche questo. Rocchi non si era accorto che Acerbi aveva il suo braccio destro attaccato al corpo. Il secondo, invece, confermato anche dal Var, sempre in un secondo e mezzo ma senza la convocazione del direttore di gara davanti alla televisione. Esattamente come è accaduto a pochi secondi dalla fine, quando Rodriguez ha colpito Milinkovic con un calcione alle ginocchia dopo aver sfi orato la palla, che comunque era rimasta ancora nella disponibilità del laziale: un rigore negato con tutta l’arrogante presunzione che può sfoderare un arbitro. Insomma, un altro grosso giallo, con tanto di rissa finale: ecco cosa è rimasto della nostra serie A da quando la Juve ha iniziato a sbriciolare tutte le sue rivali”.

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