Editoriale

Napoli 4 matrimoni e un funerale

Prosegue la relazione tra il Napoli e la Champions, si va avanti fino a quando il destino e il pallone vorranno.

Nasce una nuova storia (si spera d’amore) con Rino Gattuso nuovo coach.

Poesia e cuore: l’allievo che sostituisce il maestro, la grinta ma soprattutto le idee, le proprie da mettere in pratica.

Matrimonio di interesse ma potrebbe diventare una storia di amore, chissà il calcio come la vita sono imprevedibili e quando meno te lo aspetti scatta la scintilla.

Si rinnovano le promesse matrimoniali tra la squadra e i tifosi. Quattro gol e finalmente una vittoria che regala gli ottavi di Champions. Dopo tanto tempo una serata di calcio (almeno per 90m). Il pubblico non aspettava altro, stufo di chiacchiere e desideroso dell’amato pallone.

Torna il fidanzato, finalmente torna a casa e si può fare festa: Arek Milik è tornato. Bussa tre volte e si porta il pallone a casa.

Torna a casa il figliuol prodigo e si fa festa, almeno per un po’. Riflettori, giochi di luce e maglia celebrativa per il ritorno a casa di Marek Hamsik ma l’evento passa un po’ in secondo piano. Strozzato dal racconto di una notte che doveva essere sua ma che il destino, dispettoso ha riservato ad altro. L’occhio di bue inquadra la commozione di Marek, poi cambia obiettivo.

Il passato cede il posto alla cronaca del presente, in attesa di inquadrare il futuro.

Infine l’addio a Carlo Ancelotti. Un addio annunciato, celebrato nella gloria di una goleada in una notte Champions. Già la Champions che “Per vincerla devi passare devi qualificarti”.  Le ultime significative parole di Ancelotti in conferenza stampa. Passate, in sordina perché la notizia che tutti cercavano era un’altra.

Parole pesanti che se fosse rimasto avrebbero avuto il sapore di una sfida, magica e affascinante, un sogno di quelli che riempiono di entusiasmo calciatori e tifosi.

Invece è finito tutto in un addio amaro che lascia tanti dubbi e qualche certezza, sabato è già campionato, di nuovo San Paolo.

Contro il Parma (ironia della sorte) e con Gattuso in panchina al posto del maestro. Roba da non crederci, cose di calcio.

Quattro matrimoni e un funerale. C’est là vie.

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