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Napoli-Cagliari: il muro sardo non regge fino alla fine

Napoli Cagliari Analisi Tattica Post Partita

Il Napoli conquista una vittoria all’ultimo secondo, a dispetto delle tante occasioni avute; il muro sardo non ha retto e gli azzurri sono matematicamente secondi.

Non poche difficoltà ieri per il Napoli nel trovare la via del gol contro il Cagliari; rossoblù che sono arrivati al San Paolo con l’intento di mettere su un vero e proprio muro e sfruttare le pochissime ripartenze che hanno avuto.

Ma alla fine a prevalere sono gli azzurri, grazie anche alla grinta di “Ciro” Mertens che ha spianato la strada trovando il pareggio. Non è l’unico però, dato che l’ingresso di Milik ha messo più in apprensione la difesa sarda e ha dato al Napoli quello che serviva. Ma scendiamo nel dettaglio.

Ancelotti cambia un po’ le carte, Maran non rischia i due rientranti

Il Napoli scende in campo con qualche sorpresa rispetto a quella che era la probabile formazione. Infatti, nell’analisi pre-partita ci si aspettava gli undici titolari ed invece Verdi e Younes fanno accomodare in panca Callejon e Fabian Ruiz. Ma è solo questa la sorpresa a livello di formazione, dato che gli altri sono tutti confermati.

Maran invece non rischia Joao Pedro e Birsa, che si sono resi di nuovo disponibili solo ieri dopo gli infortuni. Perciò ancora una volta Barella trequartista, con Cerri e Pavoletti in attacco; l’altra variabile era Srna, che poi è rimasto in panchina.

Il Napoli sbatte contro il muro del Cagliari

Come già detto, il Cagliari si è presentato al San Paolo ergendo un vero e proprio muro e poi cercare di ripartire. Gli azzurri hanno cercato di proporre il solito gioco fatto di verticalizzazioni e lanci lunghi, ma molto spesso hanno sbattuto proprio contro quel muro.

Da notare è la sistemazione della squadra in campo; Ghoulam è sempre più avanzato rispetto a Hysaj e questo porta la difesa ad essere quasi a 3. I due esterni invece, Verdi e Younes, giocano molto più centrali lasciando campo libero ai terzini.

In particolare la posizione che tiene Younes è per fare in modo di lasciare più campo ad Insigne, che ama agire partendo dalla sinistra. Ma ciò non avviene, ed i due spesso e volentieri si calpestano i piedi non risultando mai veramente “affiatati”. Il Napoli cerca di sfondare per vie centrali ed in qualche occasioni ci riesce.

Protagonista di due occasioni è lo stesso Insigne; la prima volta su iniziativa personale ma il difensore del Cagliari riesce a ribattere. La seconda invece su cross di Hysaj, con il napoletano che si gira in poco spazio e per poco non trova il gol.

L’altra occasione invece nasce da una serie di passaggi stretti tra Insigne, Allan e Younes, con il brasiliano che va al tiro ma non centra la porta. Il Cagliari fa veramente poco nel primo tempo, a parte tentare qualche ripartenza veloce; i sardi sono più impegnati a non far passare il Napoli e gioca sempre in 30 metri. Così il primo tempo si chiude a reti inviolate.

Vantaggio Cagliari, ma la grinta di Mertens esce fuori

Non c’è alcun dubbio che Mertens nel secondo tempo risulta essere il migliore, insieme a Ghoulam. Il belga nel primo quarto d’ora ci prova due volte: la prima esce fuori ma la seconda Cragno è costretto ad una gran parata. Ma il Cagliari, anche per via di spazi più aperti, trova il gol su una ripartenza poco dopo.

Su una palla persa dal Napoli parte l’azione del contropiede e Barella inventa di tacco l’assist per il gol di Pavoletti. Dopo il gol però c’è il cambio che da la svolta all’attacco del Napoli; fino ad ora, infatti, è risultato poco decisivo per via dei tanti palloni in mezzo non sfruttati per via di un problema di “altezza” degli interpreti in campo.

L’entrata in campo di Milik (per Younes, i primi due cambi sono stati Verdi e Allan out per Fabian Ruiz e Callejon) infatti crea non pochi pensieri alla difesa del Cagliari. Appena entrato riesce a sfruttare una bella palla di Mertens in profondità, ma non riesce a trovare la porta di un soffio.

Quasi la stessa dinamica sulla seconda occasione di fila per il polacco, sempre in combnazione con Mertens, con la palla che finisce di poco a lato. Ghoulam nel frattempo prende possesso della fascia sinistra, Insigne si spegne un po’ ed il Cagliari si schiaccia completamente dietro.

Sfruttando gli spazi lasciati dal Napoli però, dato che cercano di recuperare il risultato, i rossoblù cercano di impensierire Meret. Ma i contropiedi non sono mai del tutto efficaci. Gli azzurri dove riescono a sfondare, comunque, è proprio sulla sinistra dove Ghoulam esce fuori.

Da due dei suoi cross nascono una grandissima occasione ed il gol di Mertens; questo perché la presenza di Milik in area da apprensione alla difesa, e quindi ci sono più spazi da poter sfruttare. Sul primo colpo di testa del belga, Cragno compie un vero e proprio miracolo dato che salva il pallone sulla linea.

Sul secondo però può poco e “Ciro” pareggia; la grinta che ha messo in campo nel secondo tempo si vede anche dal fatto che raccoglie il pallone per cercare di vincere la partita. Gli schemi tattici saltano un po’ nel finale, con il Cagliari più impegnato a perdere quanto più tempo possibile che a ragionare; stessa cosa per il Napoli che vuole provare a vincere la partita.

Proprio nei minuti finali ancora una volta Ghoulam, trovato libero sulla sinistra, mette una palla in mezzo stoppata dal giocatore del Cagliari; Chiffi al Var conferma che c’è il tocco di mano ed ecco il rigore. Rigore trasformato da Insigne, dopo gli eventi dell’ultima settimana.

I restanti minuti (11 minuti di recupero totali, di cui 4 per il Var) scorrono con il Napoli che gestisce palla, senza dare modo al Cagliari di recuperare.

Una vittoria che porta il matematico secondo posto per il Napoli

Serviva una vittoria per il Napoli ed è arrivata con la conferma del secondo posto aritmetico. Ancelotti all’inizio ha voluto dare spazio a chi ha giocato di meno, ma soprattutto Verdi ha deluso le aspettative. Da sottolineare la responsabilità presa da Insigne nel calciare il rigore.

Il Cagliari invece, specie nel post-partita con il suo ds, recrimina e ha recriminato per il rigore concesso; ma la salvezza matematica è ampiamente alla sua portata per le prossime 3 partite.

 

Fonte Foto: Sito ufficiale SSC Napoli.

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