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Napoli in totale involuzione, la squadra ammazza campionato dello scorso anno è già scomparsa?

Il Napoli non va oltre il 2-2 contro il Genoa in una gara valida per la quarta giornata del campionato di Serie A. 

Napoli in totale involuzione

Dopo appena quattro giornate si potrebbe lecitamente pensare che la bellissima squadra ammazza campionato dello scorso anno non esista più. La cosa curiosa o meglio clamorosa è che il Napoli non si è per nulla smantellato. E’ rimasto pressoché lo stesso dello scorso anno salvo gli addii di Kim, Lozano e Spalletti. E’ vero che non si parla di persone qualunque ma è pur vero che l’ossatura della squadra è la stessa della scorsa stagione.

Eppure gli uomini che hanno vinto lo Scudetto non sono gli stessi di quelli che hanno iniziato questo campionato. Il cambiamento è avvenuto chiaramente nella testa dato che forse il vero problema è proprio qualcosa che va al di fuori dei discorsi tecnico tattici ai quali poi arriveremo.

Attenzione, però, non parliamo di calciatori svuotati e privi di motivazioni, questo sarà sempre difficile da credere vista la serietà che questi ragazzi hanno già ampiamente dimostrato, ma parliamo di giocatori che danno la sensazione di non seguire l’allenatore dopo appena quattro giornate.

C’è chiaramente qualcosa che non va e lo si vede dall’atteggiamento che alcuni calciatori hanno avuto ieri in campo. Occhio a focalizzarsi solo sul gesto eloquente di Kvaratskhelia al momento della sua sostituzione perché qui si parla di atteggiamenti avuti durante varie fasi di gioco. Chi stoppa e gioca la palla con approssimazione, chi resta inerme sulle marcature sia al momento dei gol che al momento delle altre occasioni avversarie, chi dopo aver scaricato il pallone si ferma, chi non attacca l’area, chi non pressa nella maniera giusta e via dicendo.

Vorremmo parlare anche di tattica ma forse il problema d’inizio stagione del Napoli è proprio questo dato che tanti, troppi segnali fanno pensare che ci sia già mancanza di feeling con le idee del nuovo allenatore. L’involuzione di cui si parla è un problema di fondo che affligge una squadra che non ha niente a che vedere con quella ammirata ed anche temuta da tutta Europa lo scorso anno. Ma è un tipo di problema risolvibile col tempo (poco) o sarà necessario un intervento societario per mettere sulla giusta rotta questa stagione?

Il Caos regna sovrano: il primo tiro arriva al 72′ ed i gol subiti…

Il rammarico per la partita di ieri sera è tanto. E’ tanto perché il Napoli ha una rosa e dei calciatori davvero troppo più forti di gran parte delle squadre della Serie A. Lo si è visto ieri quando grazie alle loro straordinarie qualità hanno rimesso in piedi una partita che per 70 minuti è stata il manifesto del nulla cosmico.

Un’involuzione tattica era lecito aspettarsela perché replicare quanto fatto lo scorso anno è difficile se non impossibile. Ma è allo stesso tempo difficile rendere il Napoli, miglior attacco dello scorso campionato, una squadra che effettua il suo primo tiro in porta contro l’irreprensibile Genoa al minuto 72′, dalla distanza con Kvaratskhelia.

Sulla fase offensiva, poi, c’è davvero poco da dire. Le occasioni ed i gol nascono da grandi giocate individuali e di azioni costruite se ne vedono davvero poche. Dopo il secondo tempo della gara con la Lazio anche ieri gli azzurri sembrano aver adottato come schema di gioco la palla lunga su Osimhen in attesa di vedere cosa succede.

Il tiro di Kvara, il primo della partita del Napoli

Passiamo alle altre note dolenti, i gol subiti. Sul primo gol Anguissa si lascia andare con troppa leggerezza nello scontro fisico con De Winter e crolla a terra lasciando spazio al pallone taglia l’area e finisce sulla testa di Bani. Lo stesso Bani è completamente lasciato solo da Juan Jesus che lo fa scappare via con una facilità disarmante.

Il primo gol del Genoa subito dal Napoli

Il secondo gol, invece, è manifesto di quanto detto in precedenza sull’atteggiamento dei calciatori. Al di là di un’uscita rivedibile di Meret, durante lo sviluppo dell’azione Mario Rui resta fermo immobile nella marcatura che completamente libero al centro dell’area gira il pallone in rete con troppa facilità. E’ il secondo gol preso a causa di una marcature superficiale dopo quello di Luis Alberto in Napoli-Lazio, in quel caso a sbagliare fu Rrahmani.

Il secondo gol del Genoa

 

 

 

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