Editoriale

Napoli: Si vince tutti e ognuno è utile, insieme si fa la differenza

In una stagione così complessa e tanto pressante oggi serve il contributo di tutti.


Ogni calciatore è ancora più prezioso, prendiamo ad esempio Petagna che è arrivato, in un momento cruciale della propria carriera, a giocarsi la mano di carte più importante. Non è facile passare dalla provincia a Napoli, ma la pressione, le occasioni da dover sfruttare al massimo, l’ansia da prestazione, possono mordere l’anima.

Il gol segnato a Crotone e l’esultanza di tutta la squadra. Quasi non fosse l’ultimo di una quaterna, ma quello determinante, perché loro, i suoi compagni, sanno quello che, forse, prova Andrea.

Il post liberatorio sui social e l’incertezza sotto porta sul finale della sfida contro gli spagnoli. Un’ occasione ghiotta che poteva chiudere la partita e l’ansia che ti fa perdere l’attimo, non si mira il bersaglio ma si passa al compagno.

Poi ancora un gol, questo decisivo come a Benevento e la corsa verso Gattuso, l’ansia che si scioglie in un abbraccio.

Oggi, dopo Osimhen si ferma anche Mertens, il principe ereditario di Re Diego, e di colpo Petagna si trova al centro della scena. Un po’ di ansia ci sarà ma in fondo si gioca per questo, non per fare la controfigura.

Ecco, se c’è una cosa alla quale dovranno pensare gli azzurri, ogni volta che scenderanno in campo nello stadio di Diego e in giro per l’Italia e l’Europa è proprio al più grande insegnamento che lui ha lasciato. Nessuno potrà mai essere come Maradona ma tutti sono utili per raggiungere gli obiettivi.

Maradona poteva vincere le partite da solo ma riusciva a tirare fuori il meglio dai suoi compagni, perché il calcio è un gioco di squadra. E poi la leggerezza, Diego viveva per il calcio e lo amava di una passione adolescenziale, una ‘cotta’ che ti fa guardare il mondo con occhi diversi.

Sentirsi utili, anzi necessari e non aver paura di tirare calci ad un pallone anche se qualche volta non va come dovrebbe.

Il segreto è rialzarsi con il sorriso e la consapevolezza che se sei lì è perché te lo sei meritato.

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