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Napoli-Torino: dominio azzurro che non conduce alla vittoria

Napoli Torino Analisi Tattica

Nella partita di ieri sera c’è stato un vero e proprio dominio del Napoli che però non ha portato alla vittoria; come l’hanno giocata le due squadre?

Una partita quasi da dimenticare quella di ieri sera per il Napoli. Nonostante il dominio totale (partita conclusa con ben 26 tiri di cui 10 in porta e 2 pali) non va oltre lo 0 a 0; il Torino invece esce dal San Paolo con un punto d’oro, e la conferma di una squadra ostica da battere.

Le scelte di Ancelotti e Mazzarri.

I due allenatori non stravolgono molto quelle che erano le probabili formazioni. Ancelotti questa volta si affida a Hysaj sulla fascia sinistra per dare più copertura dietro, lasciando più libertà a Malcuit; la coppia di centrali invece vede ancora una volta Koulibaly e Maksimovic. A centrocampo nessun cambio rispetto alla partita con lo Zurigo, mentre in attacco è confermato Milik al fianco di Insigne.

Mazzarri invece sorprende un po’ tutti per l’interprete scelto in attacco al fianco di Belotti: né Iago Falque, né Zaza ma Berenguer. Per il resto la solita formazione, con il trio difensivo composto da Izzo-N’koulou-Moretti ed il classico centrocampo a cinque, con Ansaldi nel suo nuovo ruolo.

Primo tempo di leggera difficoltà e poi dominio per il Napoli

Gli azzurri nei primi 10 minuti del primo tempo sono sembrati un po’ in difficoltà, anche per via di come gioca il Torino di Mazzarri che porta a compiere errori tecnici dato che non lascia spazi. Nonostante ciò, nei primi 20 minuti del primo tempo Milik ha due occasioni ghiotte per buttare la palla in rete, tutte e due finite al lato di pochissimo.

Dal 20′ in poi è dominio totale del Napoli, con il Torino che non esce quasi mai dalla sua trequarti. Malcuit-Callejon sulla destra e Zielinski sulla sinistra cercano in tutti i modi di mettere palloni appetibili in mezzo, oltre alle solite giocate al centro dell’area. Anche Insigne ha dalla sua molte occasioni per segnare, ma l’imprecisione e Sirigu glielo impediscono.

Il Torino dalla sua cerca di arginare quanto più possibile la manovra del Napoli, anche se inevitabilmente non del tutto. La terza occasione ghiotta per Milik arriva al 32′, grazie a Fabian Ruiz che mette rasoterra un pallone da spedire in rete; purtroppo però finisce a lato. Già in questi primi 30′ si denota una certa imprecisione degli uomini di Ancelotti, che non riescono a concretizzare le tante occasioni.

L’unica occasione del Torino nel primo tempo è nei minuti finali, su calcio d’angolo, dove Koulibaly si immola per evitare il gol.

Un secondo tempo di dominio assoluto

Il secondo tempo comincia in modo leggermente diverso rispetto al primo: il dominio del Napoli parte dai primi minuti e dura per tutti i secondi 45′. Il Torino esce un po’ fuori solo nei minuti finali, con conclusioni che non impensieriscono Ospina.

Gli azzurri ricominciano a macinare gioco e occasioni sin da subito, come confermano le due occasioni per Fabian Ruiz dal limite, che Sirigu respinge fuori. Poco dopo anche Milik ha un’altra occasione molto ghiotta: Sirigu prima respinge, poi con il secondo tiro l’attaccante spedisce alto. Una serata maledetta per il polacco, che non riesce a trovare la porta.

Poco dopo quest’occasione ci prova Insigne, con i suoi classici tiri dal limite; se con il primo il pallone va poco fuori, con il secondo prende un palo pieno: la sfortuna vuole che il pallone non va a nessuno dei tre giocatori del Napoli appostati li. Nel frattempo Malcuit prende sempre più campo sulla destra, dove macina metri su metri e tenta in ogni modo di mettere palloni in mezzo.

L’ultima occasione netta del Napoli ce l’ha Koulibaly al 86′, su calcio d’angolo. Mertens spizza la palla di testa, ma il difensore senegalese non riesce a buttarla dentro. Il Torino, ancora una volta, esce solo negli ultimissimi minuti finali, dopo un secondo tempo fatto come il primo: tutti dietro a coprire gli spazi per poi cercare di ripartire.

Ma, a dispetto delle occasioni degli azzurri, quelle dei giocatori del Torino non sono così nette: Ospina rimane quasi spettatore non pagante.

Un Napoli che non concretizza un netto dominio

Le statistiche della partita sono impietose, e fanno capire quanto il Napoli (e soprattutto Milik) sia stato poco preciso sotto porta ed anche sfortunato con i due pali presi (in particolare quello di Insigne). Un pareggio che mette fine all’inseguimento alla Juventus, semmai ci fosse ancora la speranza.

Ora l’unico obiettivo che rimane è l’Europa League, con un secondo posto quasi blindato. Un passo indietro, sicuramente, rispetto alla partita contro lo Zurigo.

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