Editoriale

Olè, Higuain, la camorra e i 2000 tifosi non pervenuti

Le bellicose intenzioni annunciate dal quotidiano argentino per la gara di ieri sono state smentite totalmente dai fatti.

Incredibile a Dimaro. Nonostante l’annuncio di domenica in pompa magna del quotidiano argentino “Olè” al grido di “Camorra“, non sono arrivati i 2000 tifosi contestatori in assetto da guerra con striscioni e cori per la conferma di Gonzalo Higuain. Ma si sa, il napoletano è ritardatario e magari prima di arrivare nella località trentina si è fermato a suonare il mandolino sul Vesuvio mangiando pizza e spaghetti, e quindi gli argentini sperano ancora. Possono ancora arrivare.

Nonostante tutto questo, si cercano senza sosta i tantissimi tifosi spariti sulla tratta Napoli-Buenos Aires-Dimaro, la linea dove avrebbe viaggiato l’oramai famoso aereo di guerra che doveva portare i contestatori azzurri direttamente sul campo di Carciato per mettere a ferro e fuoco l’ambiente. Niente da fare, i radar argentini ne hanno perso totalmente le tracce.

Ma dove sono i 2000 facinorosi che dovevano giungere in questa famosa spedizione dolomitica? si cerca nei meandri di un giornalismo che vive di preconcetti sempre più insulsi e beceri quando si parla di Napoli, un giornalismo che segue una linea guida che porta fuori strada, fa sbandare la macchina ma la conduce sui sentieri delle bufale. Già, le bufale… quelle che non producono mozzarella DOP ma regalano insulse imitazioni comprate e rivendute da taluni, soprattutto in sede di calciomercato.

Seguendo questa linea (non immaginaria) si giungerà all’ennesima soluzione, sotto gli occhi di tutti. Napoli merita rispetto, Napoli merita obiettività di giudizio, proprio come il giornalismo tutto. Quello vero.

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