Rassegna Stampa

Platini: “Tornerò nel calcio, non mi piace l’utilizzo della tecnologia gli arbitri devono essere liberi di sbagliare”

Fuori dal calcio dopo lo scandalo di quattro anni fa, Michel Platini ha rilasciato alcune dichiarazioni al “Corriere dello Sport” oggi in edicola.

“Ero in tribuna per Juve-Napoli: quella di Sarri è una squadra forte, ma quando comincia a mollare fisicamente va in difficoltà. La Champions ovviamente è un’altra storia, fatta di equilibri sottili. Se sbagli cinque minuti, sei fuori. Deve girarti tutto bene. Questo è il fascino delle coppe.

Tornerò nel calcio, con un ultimo incarico che voglio scegliere bene.

Col fisico che ha Ronaldo non può essere un giocatore finito. Le stelle dei prossimi dieci anni, per me, sono Neymar e Mbappè. Cristiano non credo abbia dato un messaggio sbagliato, al momento della sostituzione in Juventus-Milan: è umano che non voglia lasciare il campo. Alcune volte il cambio viene visto come una punizione.

Quando giocavo io tra me, Rossi e Boniek quando usciva uno dei tre veniva sempre creato un problema…

Il VAR? Non mi piace l’utilizzo della tecnologia: bisogna che gli arbitri decidano da soli, anche liberi di sbagliare.

Il mio errore è stato non sentire l’atmosfera, di forte antipatia, che c’era verso di me nella Fifa. Dicevano che sono stato corrotto, che ho falsificato le fonti e preso soldi in nero. Il processo mediatico è stato violentissimo. Ho preso schiaffi dappertutto. E non ho capito di cosa sono stato accusato. Adesso voglio essere utile per il calcio. Vorrei combattere per lasciare alle generazioni future uno sport non mafioso, in cui chi organizza e prende le decisioni non sia lo stesso che poi giudica. La questione dei Mondiali in Qatar? Pure Blatter ha votato così, anche se dice il contrario”. 

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