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Politano a KKN: “Ho ritrovato Spalletti molto carico. Episodio di domenica? Vergognoso, certa gente non dovrebbe più entrare allo stadio”

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Matteo Politano, in questa sosta per le nazionali, ha rilasciato una lunga intervista a Radio Kiss Kiss Napoli poco fa.

Questa la lunga intervista di Politano alla radio ufficiale del club.

Come si sta primi in classifica? Si sta bene ma il campionato è lungo e si deve essere bravi a rimanerci il più possibile. Approccio alle prossime partite? Solito approccio, con la voglia di giocare e vincere ed imporre il proprio gioco. A Firenze c’è stato un grande Napoli, abbiamo sofferto ma poi abbiamo vinto.

La squadra ha acquisito mentalità? Sì, una percezione corretta questa. Siamo scesi sempre bene, questo significa che siamo un grande gruppo che non molla mai. I numeri che stiamo facendo sono numeri importanti ma non ci dobbiamo montare la testa perché siamo all’inizio.

Oltre al campionato c’è anche l’Europa League dove dobbiamo rincorrere e dobbiamo rimanere concentrati. C’è spirito di squadra, anche quando si rientra per aiutare i compagni, cerchiamo sempre di aiutare la squadra in fase difensiva poi davanti e a centrocampo siamo forti.”

Politano su Spalletti, sul cambio di mentalità e sulla nascita della figlia

Ho ritrovato uno Spalletti molto carico e che aveva molto entusiasmo nell’allenare il Napoli. Si vede anche in campo l’entusiasmo che ha, è un allenatore forte che ci sta trasmettendo forza e tranquillità. Cosa è cambiato a livello di mentalità? Io penso che ci sia stato un cambio, l’anno scorso partite come quelle contro il Venezia non le riuscivamo a vincere per via della paura.

Ora invece siamo calmi e cerchiamo di fare quello che sappiamo fare e rende il tutto più semplice. A prescindere da noi tre, ci sono anche Lozano, Ounas… siamo un grande reparto offensiva ed i numeri parlano chiaro. Abbiamo fatto trasferte impegnative dove abbiamo fatto bene ed era difficile imporre il proprio gioco.

Con il fatto che giochiamo ogni tre giorni non c’è tempo per allenarsi bene quindi la sosta può essere utile proprio per questo. Quanto mi piace Napoli? Sto benissimo e mi trovo benissimo, mi piace uscire con la bambina quando ho la possibilità ed è una grande città. La mia vita è cambiata tanto da quando ho mia figlia, mi piace stare con la famiglia e sicuramente è una vita più impegnativa.”

Sulla Nazionale, sul Torino, su Osimhen, su Anguissa e sull’episodio di razzismo

Lavoro sicuro per dare il massimo con il Napoli e per mettere in difficoltà Mancini per le convocazioni. Spalletti, dopo le partite, fa sempre i complimenti a tutti poi si va ad analizzare la partita. Insidie contro il Torino? Ce ne sono tante, abbiamo dei giocatori che rientrano giovedì prossimo. Sarà una partita molto difficile perché il Torino concede poco.

Spalletti ci ha dato tanta fiducia a tutti soprattutto per via della delusione della scorsa stagione. Lui è stato bravo a mettere le cose a posto. Osimhen? Victor sta dimostrando quello che sa fare, è un giocatore veramente forte e che ha voglia di lavorare tutti i giorni. Lui è giovane e bisogna lasciarlo tranquillo, facendo così ci può risolvere le partite. Emozione al gol del pari contro la Juventus? Tanta, so quanto ci tengono i tifosi a fare bene e vincere questa partita ed è stata una grande emozione.

Noi pensiamo partita dopo partita, sappiamo che siamo forti ma dobbiamo tenere i piedi per terra perché il campionato è appena iniziato. Dobbiamo pensare alla prossima e a centrare la vittoria. Anguissa? Quando è arrivato, già dal primo giorno, sembrava che fosse con noi da uno o due anni; lui è stato bravo ad integrarsi subito con il gruppo.

Quanto è gratificante vivere la sosta da primi in classifica? Quando vinci c’è sempre grande allegria, anche durante gli allenamenti. Vincere aiuta a vincere, si sa.

L’episodio di razzismo contro Koulibaly nel 2021? Io penso che sia vergognoso quello che è successo domenica, siamo nel 2021 e si parla ancora di queste cose. Certa gente non dovrebbe proprio più entrare nello stadio, la gente deve andare allo stadio per tifare e basta.”

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