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Quagliarella in lacrime: “Ritornare al Napoli? magari! Mi han tolto un sogno”

L’attaccante stabiese ha parlato ai microfoni di ItaliaUno in un’intervista a “Le Iene”. Queste alcune sue dichiarazioni.

“Quando ho lasciato il Napoli son passato per l’infame per la mia gente, fa male. Ogni volta che sono tornato giù dovevo camuffarmi per evitare il contatto, la parolina di qualcuno e rifiutavo anche di uscire con gli amici. I napoletani hanno un grande cuore, se tutti fossero come noi il mondo sarebbe sicuramente migliore. Purtroppo però dovevo evitarli perchè dopo due-tre paroline potevo rispondere oppure potevano farli i miei amici, quindi evitavo proprio per i litigi.

Per più di 5 anni lo stalker mi ha tormentato, non so perchè l’ha fatto, ma poi era pure un poliziotto. Inizialmente a casa arrivavano lettere anonime dove mi si accusava di pedofilia, poi di camorra, di droga, di scommesse, ed anche a papà arrivavano messaggi strani. Stavamo tutti in ansia, tutti in mano inconsapevole dello stalker che credevamo ci stesse difendendo. Arrivò ad essere geloso anche del mio amico, le lettere poi arrivarono anche al Napoli.

Un giorno d’agosto dovevo giocare titolare in Svezia e il Napoli mi annunciò la cessione, non capìi niente. Non sono andato via per soldi, ho guadagnato lo stesso stipendio alla Juve. Quando vidi la reazione dei tifosi del Napoli ho capito che mi amavano veramente, sennò non si sarebbero arrabbiati in quella maniera. Ho perso un sogno per colpa di tutto questo, mi vedevo capitano del Napoli, vincitore di qualche trofeo, ma quell’anno non lo dimenticherò mai.

Per fortuna un bel giorno papà con una intuizione scoprì che lo stalker era proprio il poliziotto che ci proteggeva, è stato l’inizio della liberazione. Sapendo che a breve tutto si sarebbe risolto e avrei potuto parlare, man mano ho mandato dei gesti ai tifosi del Napoli per far capire che io non avevo nulla contro di loro e loro non dovevano aver nulla contro di me. Quel gesto in Napoli-Torino mi è costato l’addio ai granata.

Quando ripenso alla mia carriera penso che purtroppo questa storia è stata decisiva, potevo fare di più e solo con la maglia azzurra. Tornare al Napoli? alla Samp sto bene ma gli azzurri sono gli azzurri, inutile nasconderlo, anche solo il fatto che un giorno la società potrebbe contattarmi per un’eventuale trattativa sarebbe una grande rivincita per me”.


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