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Sarri: “Testa solo al Pescara, non parlo di Higuain. Siamo una squadra forte e il mercato non è finito”

Il campionato è alle porte e il tecnico partenopeo presenterà la sfida dell’Adriatico contro il Pescara.


Finisce la conferenza stampa.

Esordio in Champions. Cosa ti aspetti?

“Non mi aspetto nulla e al momento non ci penso assolutamente. Le mie preoccupazioni riguardano esclusivamente la partita di domani e che i ragazzi possano sottovalutarla. Questo è un rischio da evitare assolutamente. Quando poi esordirò in Champions allora ci penserò e magari mi emozionerò”.

Un messaggio ai tifosi per riaccendere l’entusiasmo?

“Gli appelli non ci faranno andare lontano. Noi garantiamo a questo pubblico che giocheremo con il cuore e con l’anima e credo che questo ci garantirà uno stadio pieno a prescindere dai risultati”.

Trasferimenti per cifre esorbitanti?

“Non mi piace questo calcio, ci sto in questo mondo e mi ci abituo. Dipendesse da me abolirei anche i social network, pensate un po'”.

Questa rosa può competere su tre fronti?

“Per mentalità mi impongo di migliorare quello che ho a disposizione. Non vuol dire che possiamo competere in tutte le competizioni ma noi daremo il 101% delle nostre possibilità”.

Problema difesa: tra Tonelli infortunato e Koulibaly che, al di là delle chiacchiere, resta a Napoli, ti aspetti qualcosa?

“Tonelli è arrivato con un problema e le sue condizioni sono da valutare. Non dipende da me e la comunicazione sulle sue condizioni verrà fatta dallo staff medico. Koulibaly a Berlino ha mostrato tutti i suoi limiti in 20 minuti ma sta lavorando bene. Vediamo se il mercato regalerà qualcosa perché a gennaio ci sarà la Coppa d’Africa e perderemo lui e Ghoulam. Questo è inconcepibile. Assurdo che nel pieno di una stagione ci sia questa competizione. Se fossi un presidente ricorrerei a qualsiasi tribunale per rimandarla visto che può influire negativamente sui calciatori che vi partecipano come Gervinho della Roma l’anno scorso”.

Le hanno fatto piacere le dichiarazioni di Sacchi?

“Sono contento e le condivido. Questa è una realtà che da tanto dal punto di visto dell’effetto e della passione ma non è il centro del mondo. Ci sono realtà superiori alla nostra per cui se si ha la pazienza di credere in questo progetto allora si possono raggiungere dei risultati ma non si può paragonare questa realtà ad altre che fatturano il triplo”.

Io fuoriclasse? Non scherziamo, io posso fare il massimo per aiutare i miei ragazzi, per l’entusiasmo e l’organizzazione ma i miracoli li fa solo Padre Pio. Un allenatore che allena una squadra da trenta punti ne fa 35 ma non di più. Mi auguro che l’assenza di Higuain non sia un alibi per questa squadra perché si può far bene comunque”.

La fase difensiva ti ha soddisfatto?

“Abbiamo avuto delle fasi in cui siamo andati bene ed altre meno. È ovvio che è stato un lavoro diverso a quello dello scorso anno ma comunque è un lavoro che non va accantonato minimamente”.

Quanto cambia lo sviluppo della manovra tra Milik e Gabbidini?

“Cambia poco perché Manolo riesce a dare maggiore profondità, Milik invece si avvicina ai centrocampisti per dare una mano nella manovra. Non voglio che gli attaccanti siano lasciati da soli e avulsi dal gioco”.

Ti piace questa squadra?

“Ci sono tanti giovani ma di valore con tecnica e talento. È ovvio che trattandosi di giovani ci possono essere degli errori e bisognerà vedere se si accetteranno”.

Gli attaccanti possono soffrire il paragone con Higuain?

“I miei calciatori devono sbattersene altamente di Higuain. Mi è dispiaciuto molto che in questo mese si sia parlato molto di Gabbiadini e del suo paragone con l’argentino ed anche del mercato. È un attaccante forte e durante il precampionato è difficile valutare la prestazione di un attaccante perché le gambe hanno alti e bassi”.

Come si sostituisce l’argentino?

“Difficile farlo, però sono convinto, anche in virtù delle amichevoli precampionato, in cui abbiamo mandato a segno 17 calciatori diversi, delle alternative che abbiamo e con cui abbiamo lavorato. Dobbiamo fare il massimo delle nostre possibilità anche perché abbiamo calciatori come Mertens e Callejon che possono segnare di più dello scorso anno. Anche Gabbidini giocando con maggiore continuità può fare di più, così come Milik che già all’Ajax ha battuto record di illustri predecessori”.

Vuole dire qualcosa ad Higuin?

“Voglio solo dire che non parlerò di Higuain, visto che quando era un nostro calciatore qualcuno della Juventus si espresse su di lui e a me girarono i coglioni, allora non dirò nulla”.

Che partita sarà quella di domani?

“Sarà una partita difficile perché loro hanno entusiasmo e giocano benissimo. Mi auguro che il terreno di gioco sia migliorato rispetto a quello che ho visto in Coppa Italia perché era da beach soccer e questo fa male al calcio”.

Juventus nettamente più forte?

“La Juve sulla carta è la squadra che ha valori superiori. Per fortuna nel calcio può capitare qualcosa di straordinario e imprevedibile.

Mister la tua seconda stagione senza Higuain. Quali sono le tue aspettative?

“Il nostro obiettivo è fare il 102% delle nostre possibilità poi vedremo quello che succederà. Molti ci definiscono indeboliti come la Gazzetta ci dà quarti. L’anno scorso ci diedero quinti e sappiamo come è andata. Anche qualcuno della Juventus non ci inserisce nelle possibili pretendenti al titolo. Il nostro obiettivo è fare il massimo e ribaltare il loro pensiero”.

Ecco il mister, inizia la conferenza.

Pochi minuti ed il tecnico terrà la prima conferenza stampa della stagione.

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