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Sarri: “Vi spiego perché preferisco allenare un italiano giovane che uno straniero trentenne”

Maurizio Sarri, tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al teatro di Castel Franco di Sopra dove ha ricevuto un premio. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni, per la versione integrale vi riportiamo all’edizione odierna de Il Mattino: “Sono arrivato sulla panchina del Napoli perché ho imparato guidando queste squadre.
Vacanze? Non amo il caos della grandi città ma adoro Napoli e la sua umanità, Napoli ti dà un amore unico che ogni allenatore dovrebbe provare nella vita.
Il calcio italiano? Non vedo un grande futuro, il problema non è legato alle tante squadre che ci sono in Serie A ma a tanti impegni. E poi agli stranieri. Allenare un 18enne italiano dà più soddisfazioni che allenare un 30enne straniero. Un passo indietro non lo farà nessuno. E’ bello prendere un ragazzo della Primavera e buttarlo tra i grandi”.

Sarri critica anche alcune scelte sulla gestione delle gare: “Minacciare di non far giocare Lazio-Roma all’Olimpico se i tifoso non si comportano bene non è una cosa corretta. Vanno arrestati quelli che si comportano male. Quando abbiamo giocato l’Europa League in Danimarca, abbiamo giocato in un bel contesto dove c’erano anche campi da basket. Io ct dell’Italia? Al momento non è una cosa che mi interessa”.

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