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Sott’ E ‘Ngopp: Il Deserto, il Mattone e il Ricordo

Insigne Cagliari

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Cagliari

DESERTO: Lo stadio fantasma in quel di Fuorigrotta rappresenta un’immagine triste e senza appello. La maglia ridata a Callejon, le curve a 30 euro e un rapporto tra Ancelotti e la curva che non sembra essere ancora decollato. E’ un peccato che solo in 15.000 abbiano potuto assistere alla vittoria in extremis contro il Cagliari. Una volta la stessa partita avrebbe infiammato tutto l’impianto.

CHE SUCCEDE AMICO?: Sicuramente l’aspetto più esilarante della vittoria contro i sardi rimane l’ennesima sconfitta di Cigarini contro la sua tanto odiata ex squadra. Il mai esploso centrocampista in forza al Cagliari sembra un personaggio dei Looney Tunes, impegnato costantemente a mettere i bastoni tra le ruote al suo arcinemico, e che ogni volta finisce per colpirsi da solo senza raggiungere il suo obiettivo.

PERPLESSITA’: Magnifico show di Carli, il direttore sportivo dei sardi, nel post partita. La scelta di utilizzare il VAR per assegnare il penalty al Napoli fa imbestialire tutta la società rossoblu, ma il rigore è inequivocabile. Il tocco di mani c’è ed è in area. La frase “contro il Napoli non lo avrebbero mai fischiato” fa sorridere. Anzi fa piangere.

 

RICORDO: Non solo il Napoli, ma chiunque stesse vedendo la partita, deve essere grato al  gol del Cagliari, arrivato al primo tiro in porta dei sardi. La rete stappa finalmente il match, è regala la forza ai partenopei di reagire, più con l’orgoglio che con la lucidità. Il colpo di testa di Mertens e il rigore trasformato da Insigne convertono una serata noiosa in una gara da ricordare.

MATTONE: In una partita dal valore tutto sommato discutibile, la palla della vittoria viene posta davanti ai piedi del giocatore più criticato del momento. Una sfera che pesa soprattutto per lui, Insigne, prima che per i tre punti. Lorenzo cambia lato e in un solo colpo ritrova la rete, cancella l’ultimo rigore sbagliato contro la Juve e regala alla sua squadra la certezza matematica del secondo posto.

CIO’ CHE RESTA: Il 26 agosto 2007 il Napoli di De Laurentiis esordiva in Serie A proprio contro i sardi, uscendo sconfitto al San Paolo dopo le reti di Matri e Foggia. In 12 anni sono passati giocatori, allenatori e non solo. Quelli che rimangono sempre invece sono i tifosi, vero cuore pulsante di quella che a Napoli non è solo una squadra, ma una vera e propria istituzione.

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