Rassegna Stampa

Spadafora: “Che la vigilanza e la responsabilità finale spetti alle Asl è scritto nel protocollo”

gravina spadafora

IL Ministro allo Sport Spadafora ha rilasciato un’intervista che è possibile leggere in versione integrale su Il Mattino oggi in edicola e della quale vi proponiamo un breve estratto.

Ecco quanto ribadito a Il Mattino alcuni concetti già esposti in altri interventi.

“Il Dpcm ha bloccato lo sport amatoriale di contatto, non lo sport di base, perché siamo riusciti a consentire che le
squadre possano continuare ad allenarsi con esercizi individuali. Lo sport, soprattutto per i più piccoli, è vitale.

Il Cts ci ha detto che non ci sono evidenze scientifiche su focolai e contagi nati da palestre e piscine e ritengo più rischioso mangiare al ristorante in sei, senza mascherine, piuttosto che allenarsi in una sala pesi. 

Per evitare il default ho ribadito che tutti i campionati debbano essere pronti ad un piano B se le cose dovessero peggiorare. Il protocollo attuale prevede già una bolla in caso di positività di un componente della squadra.
Tocca alle squadre rispettarlo e non mi pare che ciò sia accaduto sempre. Il protocollo è molto rigoroso, se applicato, e ricordo che è il minimo richiesto alle squadre, che in autonomia possono decidere regole ancor più rigide: andare avanti senza problemi è anche loro interesse.

Juventus-Napoli? Che la vigilanza e la responsabilità finale spetti alle Asl non è una mia opinione: è scritto nel protocollo. 

Ronaldo? A tutti i giocatori, soprattutto ai più forti e famosi, chiedo una assunzione di responsabilità per essere da esempio per i più giovani. Sarebbe bello se ciascuno di loro facesse un video sui propri canali social per chiedere ai ragazzi di indossare le mascherine e scaricare Immuni”.

 

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