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Spalletti e un destino di questioni spinose: dal caso Totti ai problemi con Icardi, fino al rinnovo di Insigne

L’avventura di Luciano Spalletti a Napoli, per quanto riguarda i risultati, è iniziata nel migliore dei modi, visto l’ottimo avvio di stagione.

 

La squadra azzurra, infatti, guida la classifica di Serie A (a pari merito con il Milan), avendo vinto 10 delle prime 12 gare di campionato, pareggiando, poi, sul campo della Roma e contro il Verona, allo stadio “Diego Armando Maradona”. Fin dal suo arrivo nel capoluogo campano, però, il tecnico di Certaldo ha dovuto fare i conti con la spinosa situazione legata al rinnovo di contratto di Lorenzo Insigne: il capitano, infatti, è in scadenza e da febbraio sarà libero di accordarsi, a parametro zero, con un altro club; inoltre, le dichiarazioni rilasciate in mattinata dal suo agente Vincenzo Pisacane, non lasciano presagire nulla di positivo o, comunque, una fumata bianca nel breve periodo.

Spalletti ha spesso parlato della centralità di Insigne nel suo progetto, spendendo anche numerose parole d’elogio per il calciatore, laureatosi campione d’Europa con la Nazionale lo scorso luglio, ma è consapevole del fatto che andrà trovato un punto d’incontro tra il numero 24 e il presidente Aurelio De Laurentiis. Tuttavia, non è la prima volta che il tecnico si trova costretto a fronteggiare situazioni complicate e rapporti burrascosi tra le società in cui ha lavorato e i rispettivi uomini simbolo. È ormai arcinota, infatti, la sua disputa con Francesco Totti, ex capitano e bandiera della Roma, nel corso della sua seconda avventura in giallorosso: un rapporto precedentemente di amicizia, cambiato radicalmente in seguito al ritorno di Spalletti nella Capitale, complice anche la volontà della proprietà di non puntare ulteriormente sul Pupone e un’intervista rilasciata alla Rai dallo stesso Totti, mal digerita dall’allenatore.

I continui contrasti con il capitano (ampiamente riportati nella biografia di quest’ultimo e nella serie televisiva dedicata alla sua carriera, “Speravo de morì prima”) hanno portato ad una frattura tra il toscano e la tifoseria romanista, come dimostrato, in occasione dell’ultimo Roma-Napoli, anche dai fischi e dai cori della Curva Sud, che ha scelto di schierarsi dalla parte della leggenda giallorossa, nonostante gli ottimi risultati ottenuti da Spalletti nelle sue esperienze capitoline, vista anche la sua scelta di passare all’Inter al termine della stagione 2016/2017.

Proprio in nerazzurro, l’allenatore si trovò coinvolto nella querelle tra la proprietà e l’allora capitano Mauro Icardi, dovuta anche ad alcune dichiarazioni fuori luogo di Wanda Nara, compagna (o forse non più, vista l’ultima telenovela che li vede protagonisti) e agente dell’attaccante argentino, privato della fascia e, successivamente, finito addirittura fuori squadra, prima dell’addio definitivo, con direzione Parigi. Stavolta, però, la situazione è differente, con la questione legata al contratto di Insigne iniziata ben prima dell’approdo di Spalletti sulla panchina azzurra. Tuttavia, sembra essere incisa nel destino del tecnico la necessità di far fronte a situazioni spesso fastidiose: la speranza, per la maggior parte dei tifosi azzurri, è che stavolta possa esserci un finale completamente diverso.

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