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Torino-Napoli, la sfida degli ex e degli azzurri “mancati”

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Dopo il pareggio in casa della Stella Rossa in Champions League, per il Napoli è tempo di pensare nuovamente al campionato, visto che domenica, alle 12:30, sarà atteso dalla delicata trasferta contro il Torino.

 

 

 

Una gara che offre parecchi spunti interessanti, in particolar modo la presenza di numerosi ex in entrambe le squadre. Il più atteso è, senza dubbio, l’attuale tecnico granata, Walter Mazzarri. L’allenatore livornese, arrivato in Piemonte dopo l’esperienza inglese al Watford, ha trascorso quattro anni alla guida del club azzurro, assunta nell’ottobre del 2009 in seguito all’esonero di Roberto Donadoni.

Mazzarri seppe riportare il Napoli prima in Europa League e, nella stagione successiva, in Champions League, competizione in cui la squadra superò un girone terribile con Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal, prima di essere eliminato dal Chelsea, che si sarebbe poi laureato campione. Ma il punto più alto della sua avventura azzurra fu, senza dubbio, la vittoria della Coppa Italia nel 2012, allo stadio Olimpico di Roma contro la Juventus, che aveva appena vinto lo Scudetto da imbattuta.

Tra i granata, anche Antonio Rosati e Armando Izzo vantano un passato in azzurro: il portiere fu acquistato, nel 2011, come vice di Morgan De Sanctis, mentre il difensore non ha mai esordito in prima squadra, ma vinse un campionato con la formazione Beretti.

Il Napoli, invece, annovera, in rosa, due ex calciatori del Torino. Il primo è Nikola Maksimovic, arrivato, dopo un lungo tira e molla, nell’estate del 2016: il serbo non ha trovato moltissimo spazio sotto la gestione Sarri (tanto da essere ceduto in prestito allo Spartak Mosca lo scorso gennaio), ma sembra, adesso, godere della fiducia di Carlo Ancelotti, che lo ha schierato titolare nell’ultimo turno di campionato, contro la Fiorentina.Il secondo, invece, è Simone Verdi, trasferitosi in granata nel 2011: per lui solo 12 presenze in Serie B e 4 in Serie A, prima di un lungo peregrinare che lo ha portato, infine, all’ombra del Vesuvio.

Ma Torino-Napoli può essere considerata anche la sfida degli azzurri “mancati“. È il caso, ad esempio, di Roberto Soriano, che fu ad un passo dalla squadra partenopea nel 2015: il trasferimento, tuttavia, saltò in quanto il contratto non fu depositato in tempo e il centrocampista rimase alla Sampdoria, prima di accasarsi al Villarreal l’anno successivo.

Oppure di Alex Berenguer, a lungo corteggiato da Giuntoli nell’estate del 2017. L’affare con l’Osasuna, squadra all’epoca proprietaria del cartellino del calciatore, era praticamente definito, ma alla fine fu il club di Cairo ad avere la meglio nella corsa all’esterno offensivo spagnolo.

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