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Un caffè con il professore: venti minuti da sogno

Il caffè del professore – a cura di Bruno Siciliano, ordinario di Robotica alla Federico II

Parte questa nuova rubrica che racconterà le emozioni delle mie trasferte al seguito del nostro amatissimo Napoli. Il titolo è ispirato al bel libro “Il resto della settimana” di un grande amico nonché grande tifoso come me, Maurizio de Giovanni. Vivo da sempre il rituale dei commenti sulla partita del Napoli nel bar nel quale sono solito fermarmi il lunedì mattina prima di andare in dipartimento, solitamente a fare lezione alle 8:30 da settembre a dicembre e poi da marzo a giugno. Non vi dico quanto il caffè possa andare di traverso quelle rare volte di una sconfitta o di una prestazione deludente, e di come l’efficacia didattica possa risentirne! Ma tant’è, come parecchi tifosi che frequentano i bar della nostra città, io sono assolutamente Napolipatico.

Le due trasferte annuali all’Olimpico sono un must per me. Stavolta ho rinunciato a due ingressi omaggio in tribuna d’onore, che avevo chiesto dopo che inizialmente era stato prospettato il divieto ai residenti in Campania. Invece settore ospit in compagnia di mio figlio Fabrizio e tre suoi amici. Il piacere di una trasferta calcistica father & son (& friends) supera di gran lunga quello di una trasferta di lavoro dei più importanti convegni di robotica, seppure spesso riesca a coniugare dovere & piacere. Le precedenti due trasferte a Verona e a Firenze sono state puntualmente agganciate a impegni di lavoro. Notoriamente, la mia agenda di lavoro è sintonizzata sugli “impegni” calcistici. Nel marzo 2012, nel bel mezzo di una settimana di lavoro per progetti di ricerca europei, rientrai da Monaco di Baviera un mercoledì pomeriggio per la semifinale di ritorno di Coppa Italia (Napoli-Siena) per tornare lì il giovedì mattina in tempo utile per i miei meeting.

Rispetto a Firenze, dove eravamo ammassati come le sardine tutti in piedi nel solo spicchio superiore del settore ospiti, ieri sera all’Olimpico eravamo comodi. Abbiamo cantato ininterrottamente dal primo all’ultimo minuto. Dopo lo sconcerto del gol subito a freddo, abbiamo guadagnato fiducia perché vedevamo una Lazio ferma sulle gambe e un Napoli sempre più tonico.

Il clou della partita sono stati i primi venti minuti da sogno della ripresa, un Napoli straripante: cinque occasioni gol cristalline nei primi sei minuti e la sensazione che i nostri ragazzi avrebbero fatto propria la partita. Dopo il salvataggio di Provedel su Osi, al calcio d’angolo ho dichiarato che avremmo segnato. Sul prosieguo dell’azione il taglio di Matteo per Zambo e il passaggio indietro a rimorchio per Kvara che ha gonfiato la rete. Una vera liberazione dopo il dominio assoluto! Lo score finale del 62% di possesso palla a casa di Sarri è tanta roba!

L’apoteosi finale con i giocatori guidati da un Politano scatenato sotto da noi a saltare ed esultare a squarciagola. Magliette, pantaloncini e persino le scarpette di Viktor!

La serata si è piacevolmente conclusa in un ristorante covo di laziali, fortunatamente per noi aperto mezzanotte. Matriciana, gricia, cacio e pepe a sugellare una grande trasferta. Hanno sportivamente ammesso la superiorità del Napoli ed erano rimasti incantati dalla rouleta di Kvara con tiro secco sul palo, nonché la fisicità di Kim e Zambo! Abbiamo promesso loro che torneremo il 23 ottobre dopo Roma-Napoli: noi vinceremo e loro ci offriranno da bere!

Complessivamente questo inizio campionato è buono per il Napoli, finalmente a mercato chiuso e che signor mercato! La squadra che ho visto non appare meno forte delle altre, anzi! Il che sulla carta non era così scontato, almeno a giudicare le varie griglie e fasce di squadre più o meno favorite. Probabilmente un Napoli meno tecnico nei suoi solisti ma sicuramente più fisico, verticale e veloce nel proporre gioco corale di squadra, Io avevo pronosticato almeno 14 punti nelle prime sei giornate. Sotto allo Spezia per lavare l’onta delle due inaudite sconfitte casalinghe contro di loro. Ma prima i Reds di Klopp al Maradona. Per me che da piccolo simpatizzavo per il Liverpool di Kevin Keagan è una partita particolare. È tutto dall’Olimpico. A risentirci dal mitico Ibrox in quel di Glasgow per la prossima trasferta a casa dei Rangers … #FNSCD

A cura di Bruno Siciliano

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