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Vrenna sbotta sull’arbitro ma dimentica la vera legge, quella del campo

Il presidente del Crotone si ritiene gravemente danneggiato dopo la gara del San Paolo.

“Una gara combattuta come sempre con le armi dell’organizzazione, dell’impegno e della determinazione il cui esito -pur considerando la grande differenza dei valori in campo- è stato condizionato da una direzione quanto meno discutibile, nel suo complesso e nel merito delle singole decisioni. Decisioni a mio avviso ingiuste, ma determinanti rispetto al risultato finale.

Non è la prima volta, voglio fortemente che sia l’ultima: gli episodi dubbi, sfavorevoli, incomprensibili, -a conti fatti – cominciano ad essere troppi e troppo frequenti. E stanno incidendo negativamente sul nostro percorso. I fatti di ieri: in occasione della partita contro il Napoli, squadra di vertice che non necessita di supporti esterni, il risultato si sblocca solo grazie a un rigore decisamente molto dubbio. Sotto di un gol, fuori casa, contro un top team, evidentemente si è scelto di perseverare con questa linea. Al minuto 8′ della ripresa, Rog, già ammonito, interviene pesantemente su Crisetig meritandosi l’espulsione. Che però non arriva. Arriva invece un minuto dopo il giallo per Crisetig, per un fallo di minore entità: una scelta che -a mio avviso- conferma l’assenza di equilibrio nel novero delle decisioni del direttore di gara. Sulla richiesta di spiegazioni il nostro tecnico veniva allontanato. Come se non bastasse l’arbitro si ripete qualche minuto dopo con una seconda decisione contestabile: al 24′ presunto contatto tra Dussenne ed Hamsik ed altro rigore dubbio, con il centrocampista del Napoli che -peraltro- partiva da una posizione di fuorigioco.

La nostra intenzione è quella di competere correttamente. Chiediamo per questo maggiore equilibrio, pretendiamo maggiore attenzione, esigiamo rispetto. La mia pazienza è stata già messa pesantemente alla prova: adesso dico basta”.

Questo il comunicato del presidente del Crotone, che seppur rispettabile o contestabile come qualsiasi episodio arbitrale non così lampante, lede forse il verdetto di un campo che ha parlato anche nei numeri: 81% di possesso palla degli azzurri contro il 19% dei calabresi. Dati statistici che continuano anche nell’unica occasione gol dei calabresi rispetto alle quattro nitide dei partenopei. Vrenna dimentica anche che all’andata il Crotone contro il Napoli giocò oltre un’ora in superiorità numerica, per l’espulsione di Gabbiadini, e con il vantaggio riuscì finanche a subire la seconda rete degli azzurri.

 

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