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41 su 48, +5

Il caffè del professore – a cura di Bruno Siciliano, ordinario di Robotica alla Federico II “41 su 48, +5”

Neanche il più ottimista tifoso ad agosto scorso avrebbe pronosticato 41 punti su 48 disponibili nelle prime 16 giornate con un +5 sulla seconda e lo scontro diretto a nostro favore ―in verità utile, quest’anno, solo in caso di arrivo a pari punti di più di due squadre. Dopo il record di 11 vittorie consecutive è arrivata la prima sconfitta in campionato, tanto agognata dal resto dell’Italia, e la narrazione nei media del nord è quella di un campionato riaperto. Sarà …
A distanza di 53 giorni di astinenza e ben 60 dall’ultima a Bergamo, passando per un mondiale seguito con un certo distacco, sono tornato ad assaporare il gusto della trasferta al seguito del nostro amato Napoli. Scaramanticamente, stesso hotel accanto alla stazione delle precedenti trasferte in Lombardia e nuovo incontro con il Chairman di Oversonic, Fabio Puglia (interista), che avevo incontrato il giorno prima di Milan-Napoli. L’occasione è stata un vivace dibattito sulle prospettive della Robotica Umanoide moderato da Riccardo Oldani, giornalista scientifico esperto di robotica e automazione nonché direttore della rivista We Robots, che verrà divulgato sotto forma di un tech-talk.

Oltre ai miei due ragazzi, con noi anche una cara amica del mio più grande, interista e innamorata di Napoli. Recandoci verso San Siro, auspicavamo un salomonico pareggio che, in effetti, era il risultato più probabile, anche alla luce del fatto che l’Inter non avesse ancora pareggiato in questo campionato.

Come è noto, questa trasferta era vietata ai residenti in regione Campania. Cionondimeno, come in occasione della trasferta contro la Roma, abbiamo potuto beneficiare di ingressi omaggio nel primo anello di tribuna rossa con accesso alla Lounge Executive. Fra i tanti volti noti incontrati, il simpatico e bravo Pierluigi Pardo che avrebbe fatto la telecronaca per DAZN.

La prima mezzora di partita ha evidenziato chiaramente, da un lato, la tattica voluta da Inzaghi di giocare chiusi sulle ripartenze lasciando il possesso palla al Napoli e, dall’altro, la fisicità dei ruvidi difensori nerazzurri sul nostro tridente tollerata e in gran parte restata impunita da parte di un Sozza, la cui designazione era stata quanto meno discussa. Un Napoli insolitamente lento e poco pungente ha finito per consegnarsi all’avversario riuscendo a prendere un gol in contropiede ― unico errore, fatale, di Rrahmani in partita. Nel primo tempo i tifosi nerazzurri accanto a noi commentavano che sembrava loro di veder giocare l’Inter fuori casa a Napoli.
Gli azzurri non hanno saputo ripetere il finale scoppiettante dello scorso anno allorché sfiorammo il pareggio in due occasioni clamorose di Rui e Mertens.

Tranne l’occasione di Osimhen, tamponato da Çalhanoğlu nell’area di porta, e l’unico vero tiro in porta nostro di Raspadori salvato da Onana, non siamo riusciti a creare granché.

Sempre parlando di scaramanzia, i più ricorderanno che in occasione dei due precedenti scudetti perdemmo la prima a gennaio e le due trasferte contro l’Inter. All’uscita dal Meazza, sono stato rincuorato da colui che ha affettuosamente organizzato la nostra hospitality: il mio carissimo amico Marco Valle, visionario imprenditore marchigiano (interista) che si augura il nostro scudetto. Fortunatamente il riscatto è vicino e ripartiremo già domenica sera. Avanti Napoli rialziamo la testa, il destino è nelle nostre mani, a presto da Marassi #FNSCD.

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