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Aspettando Russia 2018 – Germania, Uruguay e Nigeria: i campioni in carica, la Seleccion e le Super Aquile

Giovedì 14 giugno, in Russia, avrà inizio la ventunesima edizione dei campionati del mondo di calcio, a cui prenderanno parte anche Germania, Uruguay e Danimarca.

 

 

 

 

Germania

I tedeschi arrivano in Russia da campioni in carica, essendosi imposti, quattro anni fa, nella finale brasiliana contro l’Argentina: decisivo fu un gol di Mario Gotze ai tempi supplementari. A guidarli ci sarà ancora una volta Joachim Löw, ormai da 12 anni sulla panchina della Nazionale quattro volte campione del mondo. Ha fatto, però, discutere la sua scelta di lasciare a casa Leroy Sanè, protagonista di una grandissima annata con il Manchester City.

Formazione, comunque, di tutto rispetto che dovrebbe vedere il ritorno tra i pali di Manuel Neuer: il portiere del Bayern Monaco è fermo da quasi un anno, ma è pronto per tornare in azione. In difesa Joshua Kimmich e Jonas Hector, fresco di rinnovo con il Colonia retrocesso, sulle corsie laterali mentre al centro confermata la coppia formata da Mats Hummels e Jerome Boateng. A centrocampo, ovviamente, ci sarà Toni Kroos, affiancato da Sami Khedira (ma occhio a Leon Goretzka). Sulla trequarti sarà Mezut Özil ad inventare, con Julian Draxler e Thomas Muller ai lati, con Timo Werner riferimento centrale.

I convocati:  Portieri: Manuel Neuer (Bayern Monaco), Kevin Trapp (PSG) e Marc-André Ter Stegen (Barcellona).

Difensori: Marvin Plattenhardt (Hertha Berlino), Jonas Hector (Colonia), Matthias Ginter (Gladbach), Mats Hummels (Bayern Monaco), Niklas Süle (Bayern Monaco), Antonio Rüdiger (Chelsea), Jerome Boateng (Bayern Monaco) e Joshua Kimmich (Bayern Monaco).

Centrocampisti: Sami Khedira (Juventus), Julian Draxler (PSG), Toni Kroos (Real Madrid), Mesut Özil (Arsenal), Marco Reus (Borussia Dortmund), Sebastian Rudy (Bayern Monaco), Ilkay Gundogan (PSG), Leon Goretzka (Schalke 04).

Attaccanti: Timo Werner (RB Lipsia), Thomas Müller (Bayern Monaco), Mario Gómez (Stoccarda) e Julian Brandt (Bayer Leverkusen).

La Germania è inserita nel Gruppo F, con Messico, Giappone e Svezia.

Uruguay

Non poteva mancare l’Uruguay, squadra che detiene il maggior numero di Copa America vinte (15) e che per due volte si è aggiudicata la Coppa del Mondo: il primo successo risale al 1930, prima edizione della manifestazione, mentre il secondo e, finora, ultimo al 1950; in quell’occasione gli uruguagi zittirono un paese intero, imponendosi in Brasile proprio contro i carioca, nel cosiddetto Maracanazo. Alla guida della celeste c’è sempre Oscar Tabarez che, insieme al già citato Löw, è il commissario tecnico che da più tempo guida la stessa selezione (dal 2006).

4-4-2 per l’Uruguay: in porta l’ex laziale, ora al Galatasaray, Fernando Muslera, difeso dalla fortissima coppia dell’Atletico Madrid, formata da Diego Godin e Josè Gimenez; ai lati Martin Caceres e Alvaro Pereira (ex Inter). Centrocampo con l’interista Matias Vecino e lo juventino Bentancur, con l’alternativa Torreira; sugli esterni Rodriguez e Nandez. In avanti le stelle della squadra ed una delle migliori coppie d’attacco al mondo: Luis Suarez ed Edinson Cavani, pronti a trascinare la Seleccion a suon di gol.

I convocati: Portieri: Muslera (Galatasaray), Silva (Vasco da Gama), Campana (Independiente).

Difensori: Godin (Atletico Madrid), Coates (Sporting Lisbona), Gimenez (Atletico Madrid), Pereira (Porto), Gaston Silva (Independiente), Caceres (Lazio), Varela (Penarol).

Centrocampisti: Nandez (Boca Juniors), Torreira (Sampdoria), Vecino (Inter), Bentancur (Juventus) Sanchez (Monterrey), De Arrascaeta (Cruzeiro), Laxalt (Genoa), Rodriguez (Penarol), Urretaviscaya (Monterrey).

Attaccanti: Stuani (Girona), Gomez (Celta Vigo), Cavani (PSG), Suarez (Barcelona).

L’Uruguay è inserito nel Gruppo A, insieme ai padroni di casa della Russia, all’Egitto, che torna al Mondiale per la prima volta dal 1990, e all’Arabia Saudita.

Nigeria

Ci sarà anche la Nigeria, divenuta ormai ospite fisso alla Coppa del Mondo: dal 1994, infatti, le Super Aquile hanno fallito la qualificazione alla manifestazione solo nel 2006, arrivando agli ottavi di finale in tre occasioni (1994, 1998, 2014). La Nigeria ha vinto tre edizioni della Coppa d’Africa, ma non si è qualificata per le ultime due edizioni. Alla guida, dal 2016, c’è Gernot Rohr, ex difensore del Bordeaux.

4-2-3-1 per il tedesco con Francis Uzoho tra i pali; in difesa, il reparto meno noto e forse anche quello meno affidabile fra tutti, i terzini sono Shehu e Idowu, mentre i centrali sono Troost-Ekong, capitano, e Balogun, del Mainz. In mediana dovrebbero esserci Ndidi, del Leicester, e l’ex laziale Onazi, con Moses, Mikel e Iwobi a ridosso della punta Ighalo, ma attenzione a Musa e Simy per il ruolo di centravanti.

I convocati: Portieri: Ezenwa (Enyimba), Akpeyi (Chippa United), Uzoho (Deportivo Fabril).

Difensori: Ekong (Bursaspor), Balogun (Mainz), Aina (Hull City), Omeruo (Kasimpasa), Idowu (Amkar Perm), Awaziem (Nantes), Echiejile (Cercle Brugge), Ebuehi (Den Haag).

Centrocampisti :Obi Mikel (Tianjin TEDA), Onazi (Trabzonspor), Ndidi (Leicester City), Etebo (Las Palmas), Obi (Torino), Ogu (Bursaspor).

Attaccanti: Ighalo (Changchun Yatai), Musa (CSKA Mosca), Iheanacho (Leicester City), Nwankwo Simy (Crotone), Victor Moses (Chelsea), Iwobi (Arsenal).

La Nigeria è inserita nel Gruppo D, con Argentina, Croazia e Islanda.

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