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Briatore: “Paesi colpiti dopo di noi sono già ripartiti, tra un po’ non rimarrà più niente”

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Flavio Briatore, storico imprenditore italiano, ha parlato in un’intervista al Corriere dello Sport della situazione in Italia. Ecco alcuni passaggi.

 

 

“Fermi, siamo fermi. I miei amministratori mi dicono che sono nella m****. Operano nel nel turismo, nei trasporti, un’azienda top che prima del virus fatturava miliardi e adesso è ferma. Adesso abbiamo anche la super commissione di Colao, altri diciassette professori, docenti universitari, direttori scientifici, ricercatori, psicologi, avvocati. Ma un cazzo di imprenditore che conosca le esigenze reali del mondo del lavoro, no? Fa brutto?

Questo Governo non è all’altezza di contrastare la pandemia, il momento più difficile della storia del mondo contemporaneo. Se la fase 2 sarà come la fase 1 siamo rovinati. Lo Stato dovrebbe dare soldi alle aziende, soldi cash, non promesse, e senza ricorrere al sistema bancario. Denaro a fondo perduto, pronto subito.

Il protocollo che va bene per le fabbriche non può andar bene per il calcio? L’operaio che rischia il contagio per mille e duecento euro al mese sì e il calciatore giovane e iper-tutelato no? Si può giocare a porte chiuse, tanto la gente il calcio lo guarda alla tv. Se non fossi coinvolto nella F1 anche i gran premi li seguirei alla televisione. Non capisco chi si dichiara contrario alla ripartenza del campionato. Come sempre qualcuno ragiona esclusivamente per interessi personali. Io i presidenti li conosco bene, alcuni benissimo. E non potrebbero ripartire anche altre discipline? Il tennis, il nuoto”.

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