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Caos Platini-mondiali in Qatar: tutto è nato a tavola tra un dessert e una risata

Michel Platini interrogato in stato di fermo dalla Polizia francese. Secondo il suo avvocato quale testimone dei fatti al centro di un’inchiesta sulla procedura di assegnazione dei mondiali 2020 al Qatar.

Secondo quanto ricostruito dal “Corriere dello Sport” oggi in edicola, a nove giorni allo scrutinio decisivo della Fifa che indicherà il Paese organizzatore della Coppa del Mondo di calcio del 2022 l’ex presidente francese Sarkozy decide di organizzare un pranzo all’Eliseo. Pranzo e partecipanti che sarebbero addirittura confermati negli archivi dell’Eliseo.

Al pranzo avrebbero partecipato Tamim ben Hamad al-Thani, principe ereditario del Qatar attuale emiro , Hamad ben Jassem al-Thani, primo ministro qatariota dell’epoca, Michel Platini, allora presidente della Uefa e vice-presidente della Fifa, la consigliera per lo sport Sophie Dion e Claudé Guéant, all’epoca segretario generale del palazzo presidenziale.

Sempre secondo la ricostruzione del quotidiano romano i francesi chiedono all’emirato di acquistare il Paris Saint-Germain. Inoltre anche di aumentare la partecipazione a di Doha nel gruppo editoriale Lagardère e di creare un canale sportivo, BeIN Sports, per fare concorrenza a Canal+. I qatarioti accettano, ma in cambio di una promessa: Platini non vota Stati Uniti bensì Qatar nell’assegnazione dei mondiali 2022.

Nei giorni successivi al Qatar vengono assegnati i mondiali 2022. Nel giugno 2011 il fondo sovrano Qatar Investment Authority si compra il Psg. A dicembre 2011 lo stesso fondo diventa il principale azionista del gruppo Lagardère. Nel giugno 2012 nasce BeIN Sports France, e il cerchio si chiude. 

Dei 24 membri del comitato che ha scelto il Qatar nel 2010, ci sono 16 sono radiati o indagati per corruzione. Il principale sponsor della candidatura di Doha, il qatariota Mohammed bin Hammam, all’epoca dei fatti al vertice della Confederazione calcistica asiatica, è squalificato a vita dalle istituzioni sportive internazionali per «violazioni ripetute al codice etico».

Intanto la posizione di Platini sembra davvero complicata. Il quotidiano parla per l’ex juventino di ipotesi di reato “corruzione privata”, “associazione a delinquere”, “traffico di influenze e ricettazione”.

Quando si parla di Platini difficile non ripensare alle parole di De Laurentiis sulla sua ‘cameretta’ [LEGGI QUI].

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