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Coronavirus, le misure del Governo: chiusura fino al 3 maggio, ripartono le librerie e task force per la “fase 2”

premier conte

Il premier Conte ha preparato il nuovo Decreto contro il Coronavirus: chiusura spostata al 3 maggio. Ecco cosa riporta La Repubblica.

Il piccolo segnale di ritorno alla normalità che il governo ha deciso di dare parte da librerie e cartolerie.

Gradualmente, una volta attuati tutti i protocolli di sicurezza, rispettando il distanziamento, contingentando gli ingressi, potranno riaprire, probabilmente già a da martedì.

Il nuovo DPCM che oggi Giuseppe Conte presenterà in conferenza stampa prevede questo piccolo respiro.

Perché tutte le misure di contenimento del Covid-19 (il divieto di allontanarsi da casa, le chiusure dei negozi, la limitazione degli spostamenti) sono prorogate fino al 3 maggio.

Nella prima bozza c’era scritto il 30 aprile, ma era troppo pericoloso far crescere nuove aspettative in vista del ponte del primo maggio.

“Non siamo nelle condizioni di riaprire le attività produttive perché rischieremmo di far risalire la curva dei contagi e di vanificare i risultati che abbiamo ottenuto”, ha detto il premier ieri nella videoconferenza con i rappresentati delle regioni, comuni e province. Qualcosa però ripartirà. Il ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli ha chiesto la riapertura di alcune linee produttive. Le macchine agricole, i trattori, poi utensili, componentistica pc e schede elettroniche.

Ci sono ancora 600 morti al giorno. Troppi per poter allentare la guardia senza rischiare che quelle cifre tornino ad impennarsi e che le terapie intensive finiscano per non bastare. Stiamo ancora su quella linea dritta che non è scesa e impone di tenere duro. Non sarà semplice, soprattutto per chi vive di un’attività che deve tener ferma ancora tanto a lungo. Non lo sarà per la tenuta psicologica di chi è chiuso in casa da fine febbraio o inizio marzo, né per gli inevitabili risvolti economici e sociali.

Per questo il presidente del Consiglio parlerà anche di una fase due e annuncerà la nascita di una task force con dentro politici, esponenti sindacali e membri del comitato scientifico: il suo compito non sarà solo quello di programmare le ripartenze, ma anche quello di permettere aperture graduali già da qui a maggio. Se ci sono accordi sindacali già pronti, misure di sicurezza accertate e se non si rischia di appesantire i trasporti in questi 24 giorni saranno permesse aperture mirate.

 

 

L’articolo completo sulle pagine di La Repubblica.

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